Manovra, sì del Senato: è legge

Il Senato ha approvato la legge di Bilancio con 166 sì, 70 no e 1 astenuto. La manovra è dunque legge. Il governo aveva già incassato la fiducia...

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Il Senato ha approvato la legge di Bilancio con 166 sì, 70 no e 1 astenuto. La manovra è dunque legge. Il governo aveva già incassato la fiducia dell'aula sull'articolo 1 della legge di bilancio che contiene la parte normativa della manovra. I sì erano stati 173, i no 108 senza astenuti. 


«Legge di bilancio approvata. Alle 19 le dimissioni formali. Un grazie a tutti. Evviva l'Italia», ha annunciato il premier Renzi su Twitter. «Credo sia un'ottima legge e vi invito a vedere le slide che abbiamo preparato un mese fa all'atto dell'approvazione in Consiglio dei Ministri», aggiunge il premier su Facebook. «Sono stati mille giorni straordinari», sottolinea ancora.

Un epilogo lampo dunque per la manovra chiesto dal Quirinale prima delle dimissioni del governo. Ma i tempi della crisi non dovrebbero essere rapidissimi d'ora in avanti, dopo la tensione che si è alzata ieri tra il presidente della Repubblica e il capo del governo sull'ipotesi di elezioni anticipate entro breve. Mattarella punta a convocare le elezioni non prima di disporre di una legge elettorale omogenea per Camera e Senato, quindi con un ulteriore intervento del Parlamento dopo la decisione della Consulta annunciata per il 24 gennaio. Renzi chiede (al Colle e anche al Pd) di decidere tra un governo di "responsabilità nazionale", con il coinvolgimento anche delle opposizioni, e il voto a breve.

Decisiva sarà nel pomeriggio la Direzione del Pd. Al Nazareno andrà in scena la resa dei conti interna dopo l'annuncio di dimissioni di Renzi. I Dem dovranno decidere cosa dire nelle consultazioni al capo dello Stato e il presidente del Consiglio, dopo la conferenza stampa della notte del No a Palazzo Chigi, farà sapere le sue intenzioni sul futuro. Ad agitare il confronto interno l'intervista a Repubblica dell'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che si dice 'pronto a unire la sinistra fuori dal Pd' e invita Renzi a dialogare per un'alleanza che lasci fuori gli ex del centrodestra, Alfano e Verdini.

Nelle opposizioni, intanto, il leader della Lega Matteo Salvini tende la mano al Movimento 5Stelle per l'obiettivo comune di andare al più presto al voto. «Alzino il telefono - dice - su certi temi siamo d'accordo. Rinviare il voto è inconcepibile». E minaccia altrimenti di far scendere in piazza il Carroccio. Ma la notizia della giornata nel centrodestra è il nuovo ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano per nuovi controlli dopo 6 mesi dall'intervento al cuore. L'ospedale fda sapere che si tratta di una visita di routine e che potrebbe essere dimesso nel pomeriggio.


Intanto, anche l'attenzione dei mercati è puntata sulla scena politica e, soprattutto, sull'ipotesi sempre più concreta di un decreto sulle banche che definisca i contorni del possibile intervento pubblico. Anche stamattina le Borse europee sono positive, Milano guadagna oltre l'1% trainata dai titoli bancari e industriali.

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Il Messaggero