Manley (Fca-Acea): "Calano le vendite auto in Europa"

Manley (Fca-Acea): "Calano le vendite auto in Europa"
(Teleborsa) - Vendite auto in calo in Europa per il 2020 con una diminuzione del 2% che farebbe segnale la prima contrazione del mercato UE dopo sei anni consecutivi di...

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(Teleborsa) - Vendite auto in calo in Europa per il 2020 con una diminuzione del 2% che farebbe segnale la prima contrazione del mercato UE dopo sei anni consecutivi di crescita.


Lo ha detto Mike Manley, amministratore delegato di Fca e presidente dell'Acea, l'associazione dei costruttori auto europei nel presentare in conferenza stampa a Bruxelles il piano per la mobilità a "zero carbonio" (carbon neutrality).

"Uno dei principali fattori di cambiamento per il settore - ha detto Manley - è la necessità di affrontare le preoccupazioni ambientali. La buona notizia è che il trasporto su strada a emissioni zero è possibile e insieme, con un approccio olistico, possiamo raggiungerlo entro il 2050".

"Questo significa che molte cose dovranno cambiare nei prossimi decenni - ha precisato il Ceo di Fca sottolineando l'importanza del progetto "in un momento in cui stiamo per affrontare un mercato in contrazione. Nel momento in cui la nostra industria - ha aggiunto il presidente dell'Acea - sta intensificando enormemente gli investimenti in veicoli a emissioni zero, il mercato è destinato a contrarsi, non solo in UE ma anche a livello globale. Per questo la transizione alla carbon neutrality deve essere gestita molto bene dai policy maker".

Manley ha poi illustrato il piano in 10 punti dell'industria automobilistica europea per contribuire all'attuazione del Green Deal, elencando le modalità con cui i 16 principali costruttori ridurranno le emissioni di CO2 nel modo più efficace.

"In primo luogo - ha spiegato il Ceo di Fiat Chrysler - crediamo nella possibilità di scelta per tutti. I policy maker dovrebbero aiutare a ottenere i migliori risultati possibili rimanendo neutrali rispetto alla tecnologia. In altre parole, senza imporre tecnologie specifiche o vietare i veicoli che possono ancora consentire riduzioni di CO2".

Per l'Acea, "una fitta rete di punti di ricarica e stazioni di rifornimento di carburante, adatte per auto e veicoli commerciali, deve essere realizzata con urgenza in tutta l'Ue per supportare la diffusione di veicoli a propulsione alternativa. Questa è una delle condizioni più importanti per raggiungere la carbon neutrality".

Le nuove tecnologie a basse emissioni "sono costose e rimarranno tali per il prossimo futuro". Per garantire che i prezzi più elevati non rallentino il rinnovo della flotta, l'Acea chiede "sistemi di incentivi coerenti ed economicamente sostenibili per gli utenti di auto e veicoli commerciali".


"Soprattutto - ha aggiunto Manley - crediamo che il trasporto su strada e la mobilità debbano rimanere alla portata di tutti, indipendentemente da dove si vive in Europa o dai propri mezzi finanziari. Allo stesso modo - ha concluso - il Green Deal della commissione europea dovrebbe essere usato anche come mezzo per rafforzare la competitività globale del nostro settore". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero