Dai manager del Cida la “maratona” per far ripartire l'Italia

Dai manager del Cida la “maratona” per far ripartire l'Italia
I manager italiani del Cida in campo on line per spingere la ripartenza del Paese dopo l'emergenza coronavirus. La "maratona"  è stato un successo oltre...

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I manager italiani del Cida in campo on line per spingere la ripartenza del Paese dopo l'emergenza coronavirus. La "maratona"  è stato un successo oltre ogni ragionevole previsione. Dal pubblico e dagli ospiti il segnale forte, per qualità e quantità, che il difficile momento si può superare solo ripartendo da valori che il nostro Paese sembra aver trascurato da troppo tempo.


"Oggi, come ha detto in chiusura il presidente Cida Mario Mantovani, abbiamo necessità di persone che agiscano velocemente e buttino il cuore oltre i tanti ostacoli e questo si può fare seriamente solo avendo competenza e agendo la responsabilità insita in ogni ruolo".

È terminata alle 2.44 del 4 maggio e ben 123.702 persone si sono collegate nelle oltre 17 ore di durata della maratona con i manager sulla piattaforma www.maratonamanager.it. Un successo oltre ogni previsione, visto che la durata prevista era di 10 ore, ma l’aumento dei video e delle interviste in diretta (346 in totale alla fine) l’hanno prolungata sino oltre le 2 di notte. 56 canali l’hanno condivisa per almeno parte della durata, 53.704 sono state le interazioni (like, commenti e condivisioni) e l’hashtag #maratonamanager è stato il terzo tra i trend topic del giorno su twitter. Insomma, la kermesse promossa da Cida (la confederazione dei dirigenti e delle alte professionalità), Rete dei Comunicatori e del Management, Confassociazioni e tutte le organizzazioni ad esse aderenti ha colpito nel segno ed è entrata nel merito. Competenza e responsabilità per rilanciare l’Italia, era l’obiettivo e il contenitore dei tanti interventi che si sono concentrati su rischi e opportunità, fattori chiave e proposte per cambiare e riprendersi.




“Siamo molto contenti – ha detto Mario Mantovani, presidente Cida – del successo ottenuto. Lo misuro come partecipazione per i tantissimi che ci hanno seguito, i tanti che hanno mandato un contributo video e le numerose organizzazioni che hanno fatto squadra come non mai. Ma soprattutto abbiamo intercettato il sentire comune di tante persone che, al di là di ogni appartenenza di categoria, vogliono imprimere un passo decisamente diverso al nostro Paese, vogliono farlo correre puntando senza compromessi su competenze e responsabilità. Un ruolo che tanti degli ospiti hanno riconosciuto ai manager e alle alte professionalità senza nessuna retorica”.




E il riconoscimento di questo ruolo è venuto tra gli altri da David Sassoli, presidente dell’Euro Parlamento: “La vostra iniziativa è molto importante e il contributo di manager e alte professionalità rappresenta un punto di vista vitale in termini di know-how e capacità. Siamo a un cambio di fase, nei prossimi mesi serviranno le vostre caratteristiche di visione, capacità, pragmatismo, progetti e competenze”. 




“Ora chiediamo alla politica e alle istituzioni – continua Mantovani – di riconoscere e applicare un concetto semplice: se ci affidiamo agli scienziati per curare i virus, affidiamoci ai manager per curare l’economia. I manager sono l’interlocutore per gestire la sicurezza sui luoghi di lavoro sempre e ancor più nelle varie fasi dell’emergenza-Covid, così come lo sono nel valutare quali attività aprire e come, in un quadro di regole generali. Il mercato e la sicurezza non funzionano sui codici Ateco”.




“E poi – chiude Mantovani – non è sufficiente invocare il generico contributo delle alte professionalità: è nelle forme organizzate di rappresentanza che si rende concreta la democrazia. Quelle dei manager sono largamente rappresentative in tutti i settori pubblici e privati, comprendono quindi anche i medici e i dirigenti scolastici, che dovranno essere i primi interlocutori per una profonda riforma dei rispettivi sistemi.




Non pretendiamo di farci portatori di soluzioni migliori di altre: presto condivideremo con tutti gli italiani alcuni elementi di metodo, in un percorso che vogliamo correre insieme. Infatti, solo collaborando tutti, ognuno per il proprio ruolo, potremo pensare di uscire da questo pesantissimo blocco e guardare con fiducia al futuro. Nella nostra maratona ideale, si parte, si corre e si arriva tutti insieme”.













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Il Messaggero