Su Libra, la criptovaluta voluta da Facebook, le autorità di vigilanza continuano a storcere il naso. Banca d'Italia esprime tuttavia un atteggiamento di apertura...
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Alessandra Perrazzelli, vice direttrice generale della Banca d'Italia, spiega i rischi paragonando la criptovaluta a "un ipermercato virtuale che tocca tutto il mondo: il mercato regolato", e che costituisce un rischio in quanto "Libra si pone come una soluzione geniale verso tutti quelli che vogliono fare transazioni e non hanno accesso alle banche". La piattaforma così aiuterebbe "chi non è bancabile", ma magari dispone di uno smartphone, a compiere transazioni. Ma al tempo stesso potrebbe essere utilizzata da chi vuole sfuggire a regolamentazione e vigilanza.
La Perazzelli assicura che "come Banca centrale stiamo interloquendo con tanti operatori, queste battaglie non si fanno restando dentro la riserva indiana. Ma l'atteggiamento è di grande prudenza". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero