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Con cinque milioni di miliardi di operazioni al secondo e un trasferimento sulla rete pari a 1000 connessioni a banda larga, il supercomputer di Leonardo (battezzato inevitabilmente Da-Vinci1) è il cervello pulsante dei Labs, capace di gestire una quantità enorme di dati e di eseguire calcoli estremamente complessi. Installato nella Torre Fiumara di Genova, da solo occupa un intero piano dell'edificio. Dopo il suo esordio alla fine del 2020, il Da-Vinci1 è stato subito inserito in classifica da Top500, una lista aggiornata dei 500 più potenti supercomputer al mondo.
Leonardo Labs, l'equilibrio della via digitale: nasce una rete di laboratori interconnessi
Fra i tanti record battuti fino a oggi, la creatura del gruppo guidato dall'amministratore delegato Alessandro Profumo vanta anche quello di essere il primo computer italiano dotato degli acceleratori di ultima generazione nVidia A100, la più potente scheda grafica al mondo per il calcolo legato all'intelligenza artificiale.
Il futuro dell'industria e non solo è legato a doppio filo al concetto di automazione.
I RISCHI D'INCENDIO
Interfacciandosi con l'Internet of things, l'intelligenza artificiale metterà in comunicazione i diversi dispositivi presenti sul territorio, consentendogli di scambiare autonomamente informazioni per offrire ai cittadini i servizi richiesti, con un occhio di riguardo verso sicurezza, salute e mobilità. Una prima applicazione pratica sarà attiva già da luglio a Roma, nella Pineta di Castel Fusano. Il progetto sperimentale, della durata di un anno, nasce da un accordo tra Leonardo e Roma Capitale e mira a tutelare il parco tanto da problemi di ordine pubblico quanto dal rischio di incendi.
LA FLESSIBILITÀ
Verranno impiegati droni per il pattugliamento e sistemi antincendio capaci di rivelare focolai fino a una distanza di 15 chilometri, mentre la videosorveglianza userà sistemi avanzati di intelligenza artificiale e deep learning per riconoscere veicoli non in regola tramite la lettura automatica delle targhe.
Oltre alla forza bruta, altra grande caratteristica di Da-Vinci1 è la flessibilità: è possibile infatti personalizzare gli algoritmi della macchina per adattarli a diverse aree di interesse, dai velivoli agli elicotteri, dai satelliti ai sistemi di monitoraggio. Fino a sconfinare in territori inesplorati per l'azienda.
«Da-Vinci1 ha delle caratteristiche che si sposano con tantissime applicazioni diverse», afferma Carlo Cavazzoni, responsabile dell'innovazione tecnologica del gruppo Leonardo.
Applicazioni che, pur non rientrando ancora nei piani della società, potrebbero gravitarvi presto. «Pensiamo ai dati della sanità», continua Cavazzoni, «e ai calcoli che potrebbero servire per progettare farmaci o analizzare dati che provengono da analisi cliniche. Se oggi usiamo il supercomputer per fare previsioni su come funzionerà un aeroplano, analogamente sarà possibile entro un tempo ragionevole, con opportuni programmi, prevedere la diffusione di un virus».
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Il Messaggero