Leonardo, contratto con Esa da 31 milioni

Leonardo, contratto con Esa da 31 milioni
Leonardo andrà a caccia dei segreti della Luna. Il colosso italiano dell'aerospazio ha infatti siglato  un contratto da 31,5 milioni di euro con l'Agenzia...

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Leonardo andrà a caccia dei segreti della Luna. Il colosso italiano dell'aerospazio ha infatti siglato  un contratto da 31,5 milioni di euro con l'Agenzia Spaziale Europea per la realizzazione di Prospect, la trivella e il mini-laboratorio per

Luna-27, una missione di Esa e Roscosmos, con il supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana e di quella britannica Uk Space Agency. 

Dopo il contratto del 2016 per la progettazione del modello di sviluppo, è stato ora affidato a Leonardo il compito «di
lavorare alla progettazione definitiva e alla realizzazione del modello di volo di Prospect». Insomma, a distanza di oltre 50 anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna nel luglio del 1969, Leonardo inizia il 2020 «con un'entusiasmante sfida per le sue attività di robotica spaziale».

Prospect di Leonardo (Package for Resource Observation, in-Situ analysis and Prospecting for Exploration Commercial exploitation and Transportation) andrà alla ricerca di ghiaccio, sostanze volatili e chimiche sotto la superficie, nelle regioni polari meridionali della Luna, dove temperature estremamente fredde fino a -150° C possono
aumentare le probabilità di trovare tracce di acqua. Due gli elementi che costituiscono Prospect: una trivella battezzata Proseed e un mini laboratorio con una suite di strumenti scientifici chiamato Prospa.

Questo complesso sistema, spiega Leonardo, «perforerà il suolo della Luna fino a una profondità di un metro, prelevando campioni da distribuire agli strumenti scientifici a bordo per l'analisi». Non solo. Prospect include la collaborazione con la britannica Open University che guida il consorzio responsabile del laboratorio scientifico Prospa. Il colosso italiano sottolinea che i nuovi risultati scientifici, che saranno ottenuti anche grazie al Prospect
«forniranno preziose risorse per aprire la strada a future missioni di esplorazione lunare».
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Il Messaggero