Lavoro, von der Leyen: Italia, Spagna e Polonia i primi ad accedere al fondo Sure

Lavoro, von der Leyen: Italia, Spagna e Polonia i primi ad accedere al fondo Sure
(Teleborsa) - L'Italia, insieme a Spagna e Polonia, sarà tra i primi paesi a ricevere i prestiti del programma Sure. Ad annunciarlo oggi in un video postato su Twitter è stata...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - L'Italia, insieme a Spagna e Polonia, sarà tra i primi paesi a ricevere i prestiti del programma Sure. Ad annunciarlo oggi in un video postato su Twitter è stata direttamente la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.


"Stiamo facendo tutto quello che possiamo per mantenere i lavoratori al loro posto in Europa. Abbiamo mobilitato 100 miliardi di euro con il nostro programma Sure per sostenere i sistemi di cassa integrazione nei paesi europei, e abbiamo emesso delle obbligazioni sociali per raccogliere fondi per finanziare questo programma", ha ricordato von der Leyen nel video.

"Sono lieta di annunciare – ha quindi annunciato la presidente della Commissione – che Spagna, Italia e Polonia saranno i primi paesi a ricevere sostegno dal programma Sure. Sono stati colpiti duramente dalla crisi e sono lieta che Sure potrà contribuire ad alleviarne le conseguenze. I soldi arriveranno molto presto a questi tre paesi".

"Ma questo è solo l'inizio", ha aggiunto Ursula von der Leyen: saranno infatti altri 14 i paesi che riceveranno i fondi del programma a sostegno dell'occupazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero