Italia verso la fine della deflazione, sul lavoro pesa il calo degli autonomi

Italia verso la fine della deflazione, sul lavoro pesa il calo degli autonomi
Un forte calo degli occupati tra giugno e luglio, interamente dovuto alla riduzione di quelli indipendenti (che in precedenza avevano avuto un balzo) e il tasso di...

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Un forte calo degli occupati tra giugno e luglio, interamente dovuto alla riduzione di quelli indipendenti (che in precedenza avevano avuto un balzo) e il tasso di disoccupazione che scende leggermente, all’11,4 per cento; il numero assoluto di coloro che cercano un lavoro si conferma poco al di sotto dei tre milioni. Dal mercato del lavoro attraverso le rilevazioni mensili dell’Istat continuano ad arrivare dati altalenanti, in un quadro di fondo che però è certamente positivo: rispetto ad un anno fa gli occupati sono cresciuti di 266 mila unità. Un risultato a cui hanno contribuito in modo decisivo coloro che hanno 50 anni o più, sempre più presenti sul mercato del lavoro a causa di requisiti per la pensione divenuti più stringenti, ed anche delle tendenze demografiche. Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni, ovvero il rapporto tra coloro che hanno un lavoro e il totale della popolazione in questa fascia di età, è a luglio al 57,3 per cento, in lieve calo rispetto al mese precedente ma in crescita di un circa un punto percentuale rispetto a dodici mesi prima.


Sempre dall’istituto di statistica arrivano i numeri relativi all’andamento dell’inflazione nel mese di agosto. L’indice dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2 per cento su base mensile e diminuisce invece dello 0,1 rispetto ad agosto dello scorso anno. A spingere i prezzi verso il basso sono sempre i prodotti energetici, mentre mostrano una tendenza opposta i trasporti, gli alimentari non lavorati e i servizi culturali e ricreativi. Il cosiddetto carrello della spesa, ovvero i prodotti acquistati con maggiore frequenza torna ad avere prezzi in leggera crescita (+0,1 per cento su base annua) mentre l’inflazione acquisita per il 2016 (quella che si avrebbe in caso di variazioni nulle nei prossimi messi) è pari a zero. Insomma la fase di deflazione potrebbe avviarsi a terminare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero