Nei primi sei mesi dell'anno la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (assunzioni più trasformazioni meno cessazioni) risulta positiva per...
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rispetto allo stesso periodo del 2018, quando il saldo era +128.355. Il dato emerge dall'Osservatorio Inps sul precariato. Prosegue il boom delle trasformazioni da tempo determinato a indeterminato, passate da 231.866 a 372.016 (+60,4%). Nei sei mesi le assunzioni totali nel privato sono state 3.726.334 a fronte di 2.902.048 cessazioni (+824.286).
Meno contratti a termine nei primi sei mesi dell'anno: la variazione netta dei rapporti di lavoro a tempo determinato si attesta infatti a +95.605, in flessione del 71,5% rispetto ai +335.768 del periodo gennaio-giugno 2018. Diminuiscono anche i contratti di apprendistato, passati da +51.855 a +46.702 (-9,9%) e quelli in somministrazione, passati da +114.490 a +53.889 (-52,9%).
Secondo quanto reso noto dal report di agosto pubblicato dall'Inps inoltre il ricorso da parte delle imprese italiane alla cassa integrazione dei propri dipendenti è aumentato in maniera rilevante, nel mese di luglio di quest'anno. Nel periodo analizzato infatti il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 19,1 milioni, in aumento del 33,5% rispetto allo stesso mese del 2018 dove si erano fermate a 14,3 milioni.
Nel dettaglio il rialzo delle richieste si rileva soprattutto in quella straordinaria, dove il numero di ore autorizzate a luglio è stato pari a 10 milioni - di cui 3,7 milioni per solidarietà - in crescita del 50,2% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, che registrava 6,7 milioni di ore autorizzate. Gli interventi in deroga sono stati pari a circa 184 mila ore autorizzate a luglio registrando un'impennata del 317,5% se raffrontati con lo stesso mese del 2018, nel quale erano state autorizzate circa 44 mila ore. La variazione congiunturale registra un decremento pari al 70,8%.
Anche le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate hanno subito un incremento a 8,8 milioni. Un anno prima, nello stesso periodo, erano state 7,6 milioni: di conseguenza, la variazione tendenziale è pari a +17%. In particolare, la variazione su base annuale è stata pari a +38,2% nel settore Industria e -34,1% nel settore Edilizia mentre la variazione mensile vede un incremento pari al 9%.
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Il Messaggero