Lagarde apre a riforma Patto di stabilità Ue: «Tassi non ancora al punto più basso»

Lagarde apre a riforma Patto di stabilità Ue: «Tassi non ancora al punto più basso»
Si moltiplicano i segnali che indicano la possibilità di una revisione dell'insieme di norme che disciplina le gestione delle finanze pubbliche dei Paesi...

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Si moltiplicano i segnali che indicano la possibilità di una revisione dell'insieme di norme che disciplina le gestione delle finanze pubbliche dei Paesi dell'Eurozona. L'ultima, importante indicazione in questo senso è giunta dalla futura presidente della Bce, Christine Lagarde. La quale, rispondendo al questionario sottopostole dall'Europarlamento nel quadro del processo di approvazione della sua nomina, ha osservato che una revisione delle regole offrirà l'occasione «per valutare l'efficacia dell'attuale quadro normativo e discutere delle opzioni per la sua riforma».


Secondo il Financial Times, Lagarde sarebbe favorevole a eventuali interventi destinati in particolare a dare più margine di manovra ai singoli Paesi affinché, nei momenti di buona, possano mettere da parte risorse da utilizzare per fronteggiare congiunture sfavorevoli. E in questa ottica l'ex direttore del Fmi vedrebbe di buon occhio anche la creazione di uno strumento di bilancio da utilizzare per affrontare shock imprevisti.

Ciò detto, la cautela sull'esito del confronto apertosi già da tempo su questi temi tra le cancellerie dei 19 Paesi che condividono l'euro è d'obbligo. Funzionari della Commissione europea hanno elaborato recentemente un documento di riflessione tecnico in cui si parla della necessità di semplificare le regole europee da cui Bruxelles ha politicamente preso le distanze. La proposta della Francia di Emmanuel Macron per la creazione di un bilancio dell'Eurozona è stata finora respinta. Ed anche tutte le altre idee messe sul tavolo dell'Ecofin per allentare la camicia di forza dentro la quale sono costretti i bilanci nazionali non hanno fatto finora molta strada.

Ma la necessità di fronteggiare una congiuntura economica sfavorevole, di dare ai cittadini europei segnali nuovi di
attenzione ai loro bisogni e di andare oltre politiche fatte solo di austerity sono solo alcuni degli argomenti con cui le
colombe possono ora fronteggiare i falchi del rigore del Nord Europa. Un confronto destinato a svilupparsi nelle prossime settimane e nei prossimi mesi in un contesto caratterizzato dal rinnovo totale delle massime cariche delle istituzioni europee che rappresenta una finestra di opportunità. E che, anche grazie al possibile contributo di un'Italia europeista ma riformatrice, potrebbe portare oltre la promessa già fatta da Ursula von der Leyen davanti ai nuovi europarlamentari per sostenere la crescita e gli investimenti utilizzando tutti i margini di flessibilità che le attuali regole già prevedono.

Lagarde ha poi sottolineato che la Banca Centrale Europea «non ha ancora toccato il punto più basso per quanto riguarda i tassi d'interesse». La presidente della Bce in pectore ha spiegato che «è chiaro che tassi bassi hanno conseguenze per il settore bancario e in generale per la stabilità dei mercati» e quindi «sarà necessario fare

attenzione». Ma Lagarde ha sottolineato che «la politica monetaria dovrà rimanere molto accomodante nel prossimo futuro».

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Il Messaggero