(Teleborsa) - Il conflitto in Ucraina scatenato dall'invasione della Russia e l'ulteriore ascesa dei prezzi del gas, ben oltre i livelli raggiunti prima delle operazioni belliche,...
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E così prosegue la corsa dell'oro, che ha risolutamente sfondato il tetto dei 2mila dollari l'oncia, attestandosi su nuovi massimi storici a quasi 2.050 dollari l'oncia, livello più alto dal 2011. Il metallo prezioso ora scambia a 2.013 dollari risentendo di qualche presa di profitto e lima l'1,7%.
Anche il dollaro continua a performare bene e raggiunge nuovi massimi nei confronti dell'euro al di sotto di 1,09 USD, si è attestato a 1,0967 (+0,61%). Il predominio del biglietto verde si nota in modo più marcato nei confronti di una valuta come il rublo, che sta scontando l'elevata probabilità di un default della Russia, con scambi a 127 contro dollaro e 140 contro euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero