La proposta di Macron ai ventisette: un nuovo Recovery per difesa e energia

La proposta di Macron ai ventisette: un nuovo Recovery per difesa e energia
(Teleborsa) - Prende corpo l'idea di Macron di sfruttare il successo del Recovery, lanciato per affrontare gli effetti della pandemia, per completare l'integrazione dell'UE, anche...

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(Teleborsa) - Prende corpo l'idea di Macron di sfruttare il successo del Recovery, lanciato per affrontare gli effetti della pandemia, per completare l'integrazione dell'UE, anche sotto il profilo energetico e militare. Il suo piano, il cui titolo è emblematico - "L'UE cambierà più con la guerra che con la pandemia" - è stato illustrato ieri sera alla Reggia di Versailles, dove il Presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato i leader dei Ventisette, compreso il premier Mario Draghi.


"Dobbiamo prendere decisioni. Oggi ci saranno discussioni strategiche, poi saranno seguite dai fatti nelle prossime settimane", ha preannunciato il Presidente francese arrivando a Versailles.

L'intesa, perlomeno politica, sulla condivisione della strategia in materia di energia e difesa, si inserisce nell'ambito del conflitto Ucraina-Russia alle porte dell'Europa, che rischia di avere ripercussioni pesanti dal punto di vista economico e della sicurezza.

Macron, che al momento ha la Presidenza di turno dell'UE, ha delineato una specie di cronoprogramma: a marzo il consiglio europeo discuterà in primis di energia, a maggio potrà essere convocato un nuovo summit straordinario. I pilastri del piano illustrato ai Ventisette sono: rafforzare le capacità di difesa, ridurre la dipendenza economica ed energetica.

Il Piano trova il favore della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che sta mettendo a punto, entro il vertice di marzo, azioni di breve periodo quali il tetto ai prezzi dell'energia e stoccaggi comuni, ed entro il vertice di maggio, obiettivi di lungo periodo come la conquista dell'indipendenza energetica da Mosca entro il 2027. E insieme si parlerà anche della possibilità di una difesa comune

Se dal punti di vista ideologico e politico una linea comune è stata raggiunta, sul tema degli strumenti c'è ancora una certa distanza fra i leader: c'è chi propende per la creazione di un Fondo nuovo per affrontare questa emergenza e chi (i falchi) vorrebbe attingere dalla dotazione del vecchio Recovery per affrontare le nuove sfide, ritenendo che la prima esperienza sia "irripetibile".


E mentre in Francia si discute del futuro della UE e delle nuove sanzioni, il Presidente americano Joe Biden annuncia la volontà di tagliare fuori la Russia da ogni scambio commerciale. Una risposta alla pioggia di bombe riversatasi in Ucraina, dopo il fallito tentativo di mediazione della Turchia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero