L'Italia sfida l'UE: nessuna manovra

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(Teleborsa) - L'Italia non si piega alla richiesta di correzione dei...

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(Teleborsa) - L'Italia non si piega alla richiesta di correzione dei conti pubblici chiesta da Bruxelles, rischiando la procedura d'infrazione. Come promesso, il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha trasmesso ieri, sul fil di lana, alla Commissione europea il "Rapporto sui fattori rilevanti" che influenzano la dinamica del debito pubblico italiano, specificando che il governo "sta pianificando di adottare le misure necessarie come parte di una strategia più complessiva che saranno dettagliate nel prossimo Documento di economia e Finanza". "L'ammontare complessivo degli sforzi strutturali - spiega il ministro nella lettera ai commissari UE, Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici - sarà composto per circa un quarto dai tagli alla spesa e per il resto da aumenti di entrate. I risparmi di spesa arriveranno per circa il 90% dai consumi intermedi e per il resto dalle agevolazioni".  Il governo intende procedere sulla "strada della crescita, del consolidamento e delle riforme strutturali" senza alcuna "eccessiva accelerazione" che "potrebbe compromettere l'economia in un momento di incertezza economica e geopolitica". Nella lettera inoltre Padoan spiega che il "governo prenderà tra l'altro provvedimenti di contrasto all'evasione fiscale in continuità con quelli già adottati nel recente passato, estendendone la portata, e di riduzione della spesa, anche grazie alla nuova modalità di costruzione del bilancio dello Stato entrata in vigore con la riforma completata nel 2016". Il titolare del dicastero di via XX settembre a Roma ricorda all'Unione europea che i conti pubblici italiani sono finiti sotto pressione anche a causa del terremoto e dei migranti. "L'afflusso di migranti e i recenti severi eventi sismici stanno comportando significative e inaspettate pressioni sul bilancio. Un ulteriore sforzo deriva dai più recenti eventi dove, una drammatica e severa sequenza di terremoti, unita a eccezionali condizioni di maltempo stanno rendendo considerevole lo sforzo di assicurare i bisogni delle popolazioni fortemente colpite". "Al momento non possiamo pienamente valutare l'impatto dei recenti eventi sismici sulle finanze pubbliche ma probabilmente andrà oltre un miliardo di euro già nel 2017".  "Abbiamo ricevuto la lettera dal ministro dell'Economia italiano Pier Carlo Padoan, insieme al 'Rapporto sui fattori rilevanti che influenzano la dinamica del debito in Italia'. Valuteremo il contenuto di entrambi i documenti", ha riferito un portavoce della Commissione europea.
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Il Messaggero