Juventus, con Cristiano Ronaldo l'affare che va oltre lo sport

Juventus, con Cristiano Ronaldo l'affare che va oltre lo sport
(Teleborsa) - Ora che ufficialmente Cristiano Ronaldo è un giocatore della Juventus, si possono fare i conti su quella che viene definita, almeno in Italia, l'operazione del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
(Teleborsa) - Ora che ufficialmente Cristiano Ronaldo è un giocatore della Juventus, si possono fare i conti su quella che viene definita, almeno in Italia, l'operazione del secolo. Tralasciando l'aspetto tecnico all'allenatore Massimiliano Allegri, il lato più interessante e dibattuto riguarda il come la Juventus ha investito per lo straordinario campione, ma già 33enne, e come (e se) "questa" rientrerà dall'investimento fatto.


Partiamo dai costi. Centocinque milioni il prezzo del cartellino, oltre ai venti che finiranno nelle tasche di Mendes, il procuratore di CR7. Circa centocinquanta milioni, oneri fiscali compresi. Trentun milioni netti all'anno per quattro anni al giocatore, il che porta il totale dell'operazione a circa quattrocento milioni da spalmarsi nel quadriennio, con esborso iniziale vicino ai duecento.

L'affare per la Juventus potrebbe comunque essere garantito, ma è peraltro certo che dal punto di vista mediatico sia stato un successo già prima della definizione ufficiale del contratto. Nel mondo calcistico non si parla d'altro, e, dunque per il nuovo marchio juventus questo è un volano di straordinaria forza. Forza che in Borsa ha fatto intanto salire del ventotto per cento il titolo Juventus nei giorni precedenti l'ufficialità dell'accordo e che prevedibilmente premierà la quotazione ancora nei prossimi giorni. Anche se oggi 11 luglio, ad esempio, il titolo sta subendo l'effetto "selling on news", ovvero perdite fisiologiche dovute alla vendita di realizzo appunto di titoli precedentemente acquisiti per fini speculativi.

Difficile poi pensare a un modo più veloce di rendere conosciuto a livello planetario il nuovo logo dei bianconeri che ha pochi mesi di vita. Il portoghese Ronaldo ha centinaia di milioni di supporters sparsi per il mondo. Facile pensare a quanti, negli angoli più remoti del pianeta, simpatizzeranno da oggi in poi per la nuova casa di CR7. Questo si tradurrà fatalmente nella vendita di magliette, gadgets (già esauriti negli Juventus store a poche ore dall'annuncio) e oggetti personali a firma Ronaldo.

Sul piano sportivo, l'appeal di un nome come quello del campione di Madeira si declina con un aumento delle tournée della Juventus nel mondo (con ingaggi quantomeno raddoppiati), ma soprattutto con un aumento del valore delle sponsorizzazioni. Ronaldo dunque potrebbe ripagarsi nell'arco delle quattro stagioni semplicemente sfruttando il suo nome in simbiosi con quello della Juventus. A tale proposito esiste già un accordo di divisione al cinquanta per cento delle future entrate per le pubblicità che vedranno impegnato il campione portoghese con la maglia bianconera. Insomma, l'arrivo di Ronaldo alla corte di Agnelli potrebbe (e non sarà) essere un costo, ma solo un importante investimento con rientri (quasi) garantiti.


Questo, come premesso, al di là del valore tecnico del giocatore che ovviamente non è elemento marginale. Se poi consideriamo che il contratto quadriennale della Juventus con Ronaldo potrebbe magari avere durata minore, (ipotizziamo due o tre anni), c'è sempre la possibilità di una nuova avventura in Cina o negli States, con relativo ammortamento della cifra di acquisto iniziale grazie alla rivendita del cartellino al miglior offerente. Una grande operazione dunque. Una vera e propria joint venture tra due aziende oggi sulla cresta dell'onda. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero