«L'Europa ci ha chiesto le clausole di salvaguardia per aumentare l'Iva, noi non aumenteremo l'Iva, costi quel che costi». Così il ministro...
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Per scongiurare l'aumento dell'Iva l'esecutivo gialloverde dovrà trovare nella prossima manovra 23 miliardi. Salvini in una intervista a La Stampa si è detto «serenissimo. Perché credo il 27 maggio l'Europa cambierà approccio. Lo sanno anche la Merkel e Macron, i finlandesi o gli spagnoli che vanno a votare. La politica europea va rivista interamente. Vedrete che dopo le elezioni nessuno ci verrà a chiedere 23 miliardi».
Nell'intervista Salvini ha ammesso poi di non aver mantenuto la promessa sul taglio delle accise sulla benzina, «ma non potevo immaginare che ci sarebbe stata questa maggioranza, di cui pure vado orgoglioso. Ora stiamo valutando un intervento con tre scaglioni diversi e presto daremo un segnale».
«Salvini dice una colossale balla quando afferma che se vincono loro l'Europa non chiederà all'Italia i 23 miliardi dell'Iva», replica il capolista alle elezioni europee per il Pd, Carlo Calenda, durante un incontro a Monselice (Padova). «Intanto perché in Europa i sovranisti e populisti saranno una piccola minoranza e non decideranno nulla - ha spiegato l'ex ministro -. E in secondo luogo perché non è l'Europa a chiederci conti in ordine, ma i mercati e gli investitori che, altrimenti, non si comprano il debito italiano. Quindi tu puoi anche fare 100 miliardi di spesa pubblica in più, rifiutarti di aumentare l'Iva, insistere con quota 100 e nazionalizzare Alitalia, ma poi salta per aria il Paese, perché saltano i conti. Allora basta sceneggiate, al governo dico fermatevi, noi siamo pronti ad aprire un dialogo sull'economia per tenere in sicurezza l'Italia».
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Il Messaggero