(Teleborsa) - Al 1° gennaio 2021, la comunità strutturale dei connazionali residenti all'estero è costituita da 5.652.080 unità, il 9,5% degli oltre 59,2 milioni di italiani...
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Mentre nell'anno del Covid l'Italia ha perso quasi 384 mila residenti sul suo territorio (dato Istat), ne ha guadagnati 166 mila all'estero (dato Aire, Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero): un aumento di presenza all'estero del 3% nell'ultimo anno. E' quanto risulta il nuovo Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes della Cei. Rallentate le partenze a causa della pandemia e dei lockdown, sul dato in crescita influiscono le nuove nascite da cittadini già residenti all'estero.
Chi ha lasciato lo Stivale destinazione estero da gennaio a dicembre 2020 lo ha fatto prevalentemente dal Centro-Nord (69,5%), con Lombardia e Veneto salde nelle prime due posizioni.
Come già evidenziato in passato - si legge nel Rapporto - la Lombardia guida con 19.402 (17,7%), seguita dal Veneto con 12.346 (11,3%) partenze. Tutte le regioni, eccetto l'Umbria (+44 unità), presentano, però, saldi negativi nell'ultimo anno a causa del Covid.
Tre le grandi comunità di cittadini italiani iscritti all'AIRE: Argentina (884.187, il 15,6% del totale), Germania (801.082, 14,2%), Svizzera (639.508, 11,3%). Seguono Brasile, Francia, Regno Unito e Stati Uniti.
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Il Messaggero