Italia, PIL 3° trimestre a +2,6% t/t e +3,9% a/a

Italia, PIL 3° trimestre a +2,6% t/t e +3,9% a/a
(Teleborsa) - L'Istat stima che, nel terzo trimestre del 2021, il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli...

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(Teleborsa) - L'Istat stima che, nel terzo trimestre del 2021, il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato del 2,6% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% nei confronti del terzo trimestre del 2020 (leggermente rivista al rialzo rispetto al +3,8% della stima preliminare). "Il risultato ha beneficiato, per il secondo trimestre consecutivo, di un forte recupero del settore dei servizi di mercato, di una crescita dell'industria, mentre è risultato ancora in flessione il settore agricolo", commenta l'Istituto nazionale di statistica.


Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con un incremento del 2,2% dei consumi finali nazionali e dell'1,6% degli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, del 2,1% e del 3,4%. Le ore lavorate sono cresciute dell'1,4% in termini congiunturali, le posizioni lavorative dello 0,2%, mentre i redditi pro capite sono aumentati dello 0,5%.

La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per +2 punti percentuali alla crescita del Pil: +1,7 punti i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private ISP, +0,3 gli investimenti fissi lordi e un contributo nullo della spesa delle Amministrazioni Pubbliche (AP). Anche la variazione delle scorte ha contribuito positivamente alla variazione del Pil in misura di +0,1 punti percentuali, mentre la domanda estera netta ha contributo per +0,5 punti percentuali.

L'Istat registra andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di industria e servizi, cresciuti rispettivamente dello 0,7% e del 3,4%, mentre il comparto dell'agricoltura e della pesca registra una riduzione del 2,1%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero