(Teleborsa) - A luglio l'Istat stima che il fatturato dell'industria, al netto dei fattori stagionali, cresca dello 0,9%, in termini congiunturali, dopo il +3,10% segnato il mese...
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"Prosegue a luglio la dinamica congiunturale positiva del fatturato dell'industria, con l'indice destagionalizzato che segna un massimo storico, toccando il livello più elevato dall'inizio della serie storica (gennaio 2000)", è il commento dell'Istituto nazionale di statistica.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a luglio gli indici destagionalizzati del fatturato segnano un aumento congiunturale per i beni strumentali (+4,8%) e per l'energia (+3,6%), mentre registrano una riduzione per i beni intermedi (-1,2%) e i beni di consumo (-0,9%).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 23 di luglio 2020), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 19,1% (+19% sul mercato interno e +19,2% su quello estero). Il mese precedente si era registrato un +28,5% (dato rivisto da +28,4%)
Per quanto riguarda gli indici corretti per gli effetti di calendario riferiti ai raggruppamenti principali di industrie, l'Istat registra marcati incrementi tendenziali per tutti i settori: +31,8% l'energia, +26,9% i beni intermedi, +16,8% i beni strumentali e +9,9% i beni di consumo. Con riferimento al comparto manifatturiero, si evidenziano aumenti tendenziali per tutti i settori di attività economica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero