Ita e Alitalia: il rebus delle sentenze sul lavoro, ma l'alleanza con Lufthansa non è in discussione

Le ultime sentenze dei giudici del Lavoro hanno dato ragione ad alcuni ex dipendenti di Alitalia, stabilendo che potrebbero entrare in Ita. L'operazione con Lufthansa, però, non è a rischio

Un aereo di Ita Airways e uno dei vecchi velivoli di Alitalia
Le ultime sentenze dei giudici del Lavoro, che prevedono il possibile approdo di ex dipendenti di Alitalia in Ita Airways, non mettono in crisi l'operazione con...

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Le ultime sentenze dei giudici del Lavoro, che prevedono il possibile approdo di ex dipendenti di Alitalia in Ita Airways, non mettono in crisi l'operazione con Lufthansa. La compagnia aerea tedesca entrerà in quella italiana, come da accordi, con il 41% del capitale, con l'opzione di salire fino ad ottenere maggioranza nei prossimi anni. Venerdì scorso è arrivata la terza sentenza favorevole ai dipendenti del vecchio vettore di bandiera. In ogni caso Ita può ricorrere contro le decisioni.

Con la sentenza di venerdì, sono 246 gli ex piloti e assistenti di volo che hanno beneficiato, con modalità e termini differenti, di pronunciamenti favorevoli a una loro riassunzione nella nuova compagnia italiana, nelle more di un percorso che transita da Bruxelles, Colonia e Roma. 

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Il tribunale ordinario del lavoro di Roma, giudice monocratico Paolo Mormile ha accertato «il diritto dei ricorrenti (174, al netto dei 185 iniziali, di cui 11 ritiratisi per conciliazione e rinuncia, ndr) ad essere assunti a tempo indeterminato alle dipendenze di Ita, in esecuzione della presente pronuncia, anche in deroga alle procedure di reclutamento del personale vigente in azienda, con decorrenza giuridica ed economica, dalla data di sottoscrizione dei singoli contratti individuali di lavoro, conservando il medesimo inquadramento economico-normativo posseduto ex ante».

Di fatto quindi il giudice Mormile garantisce ai 174 dipendenti che hanno fatto ricorso, il diritto all’assunzione presso la nuova compagnia, ma l’inizio dell’attività lavorativa dipende da quando Ita riterrà di poterli riassumere. E’ un verdetto sui generis che lascia aperti i tempi per formalizzare i nuovo rapporti di lavoro. Sempre che Ita non vinca l'eventuale ricorso.

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Il dispositivo «rigetta le domande volte all’accertamento del passaggio in continuità dei rapporti di lavoro dei ricorrenti e alla violazione dei criteri di imparzialità e trasparenza nelle procedure di reclutamento». Prima della sentenza di venerdì (motivazioni tra 60 giorni), ci sono stati altri due verdetti: uno ha aperto all'ingresso in Ita di 71 ex dipendenti, l’altro una dipendente alla quale è stato fissato stipendio e grado. Ora sarebbe necessario che la Cassazione riassumesse in una posizione unitaria l’indirizzo che dovrà assumere Ita. In ogni caso il ceo di Lufthansa, Carsten Spohr, si è dichiarato fiducioso dell’ok Ue all'ingresso della compagnia tedesca in Ita entro fine anno.

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Il Messaggero