(Teleborsa) - Vendite al dettaglio in aumento in valore alla fine del secondo trimestre 2022, ma la crescita è in buona parte attribuibile all'incremento dei prezzi, poiché i...
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Il dato relativo al commercio di giugno mostra un calo dell'1,1% in valore e dell'1,8% in volume. Le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore (-2,2%) sia in volume (-2,5%), mentre per i beni alimentari si registra un aumento in valore (+0,4%) e una diminuzione in volume (-0,8%).
Nel confronto tendenziale, il valore delle vendite è in crescita, trainato dalla grande distribuzione, e in particolare dai beni alimentari, anche se i volumi, nel loro complesso, si confermano in calo: vendite +1,4% in valore e -3,8% in volume. Sono in diminuzione le vendite dei beni non alimentari (-0,8% in valore e -3,3% in volume) mentre quelle dei beni alimentari registrano un aumento in valore (+4,5%) e una diminuzione in volume (-4,4%).
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano gli aumenti tendenziali maggiori per i Prodotti di profumeria, cura della persona (+3,2%) ed i Prodotti farmaceutici (+2,5%), mentre le flessioni più marcate si evidenziano per Elettrodomestici, radio, tv e registratori (-8,3%) e Dotazioni per l'informatica, telecomunicazioni, telefonia (-7,5%).
Rispetto a giugno 2021, il valore delle vendite al dettaglio cresce per la grande distribuzione (+4,6%) e diminuisce per le imprese operanti su piccole superfici (-0,9%). Le vendite al di fuori dei negozi aumentano lievemente (+0,1%) mentre si registra un calo per il commercio elettronico (-6,8%).
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Il Messaggero