Istat, il 2019 si apre con un'inflazione in calo

Istat, il 2019 si apre con un'inflazione in calo
(Teleborsa) - Nel mese di gennaio, secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi,...

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(Teleborsa) - Nel mese di gennaio, secondo le stime preliminari dell'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,9% su base annua (da +1,1% registrato nel mese precedente).


Il rallentamento dell'inflazione - spiega l'Istituto di statistica - è imputabile prevalentemente alla decelerazione dei prezzi dei Beni energetici sia nella componente regolamentata (da +10,7% di dicembre a +6,9%) sia in quella non regolamentata (da +2,6% a +0,3%); tale dinamica è stata in parte mitigata dall'accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, che passano da +0,6% a +2,3%, e in misura minore dei Beni alimentari non lavorati (da +1,3% a +1,8%).

L'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, decelera da +0,6% registrato nel mese precedente a +0,5%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,6%.

Il lieve aumento su base congiunturale dell'indice generale (+0,1%) è dovuto principalmente all'aumento dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+1,3%), quasi completamente bilanciato dal calo dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-1,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,4%), quest'ultimo per lo più dovuto a fattori di carattere stagionale.

Rispetto a gennaio 2018 l'inflazione rallenta in modo marcato per i beni (da +1,2% a +0,6%), mentre i servizi rimangono stabili a +1,1%; rispetto al mese di dicembre il differenziale inflazionistico tra servizi e beni diventa positivo e pari a +0,5 punti percentuali (era -0,1 punti percentuali nel mese precedente).

L'inflazione acquisita per il 2019 è +0,1% per l'indice generale e -0,3% per la componente di fondo.

Rallenta la crescita dei prezzi dei prodotti di largo consumo, ovvero il cosiddetto carrello della spesa: per i Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passa da +0,7% a +0,5%, per i prodotti ad alta frequenza d'acquisto da +1,2% a +0,7% (portandosi anch'essa al di sotto dell'inflazione generale).


Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell'1,7% su base mensile, per effetto dei saldi invernali dell'abbigliamento e calzature, di cui l'indice NIC non tiene conto. L'IPCA aumenta dello 0,9% su base annua, in rallentamento da +1,2% del mese precedente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero