Istat: fiducia consumatori record, ma cala per imprese

Istat: fiducia consumatori record, ma cala per imprese
(Teleborsa) - A settembre l'indice di fiducia delle imprese diminuisce per il secondo mese consecutivo, rimanendo comunque su livelli storicamente elevati. A determinare il calo -...

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(Teleborsa) - A settembre l'indice di fiducia delle imprese diminuisce per il secondo mese consecutivo, rimanendo comunque su livelli storicamente elevati. A determinare il calo - spiega l'Istat - contribuisce la lieve discesa registrata per il settore manifatturiero, con un contenuto peggioramento dei giudizi sugli ordini e sulla tendenza della produzione e, soprattutto, il commercio al dettaglio, dove tutte le componenti si deteriorano.


L'indice di fiducia dei consumatori, dopo il calo registrato lo scorso mese, torna ad aumentare, raggiungendo il valore più elevato dall'inizio della serie storica (gennaio 1998). Tutte le nove serie componenti l'indice di fiducia sono in miglioramento, con esclusione delle attese sulla situazione economica generale e su quella personale.

L'Istituto di statistica stima un aumento dell'indice del clima di fiducia dei consumatori (da 116,2 a 119,6) mentre l'indice composito del clima di fiducia delle imprese è stimato in lieve diminuzione (da 114 a 113,8).
Il deciso aumento dell'indice di fiducia dei consumatori riflette un diffuso ottimismo soprattutto sulla situazione economica generale e su quella corrente. In particolare, il clima economico e quello corrente registrano gli incrementi più marcati (rispettivamente, da 132,4 a 143,6 e da 112 a 116,1); il clima personale e quello futuro evidenziano aumenti più contenuti (da 110,8 a 111,5 il primo e da 122,5 a 124,7 il secondo).

Per le imprese l'Istat stima una lieve riduzione della fiducia nell'industria manifatturiera e un calo più ampio nel commercio al dettaglio (l'indice scende, rispettivamente, da 113,2 a 113 e da 113,6 a 106,8); l'indice è, invece, in aumento nelle costruzioni (da 153,8 a 155,5) e nel comparto dei servizi di mercato (da 111,8 a 112,3). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero