(Teleborsa) - Nel 2020 l'indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche (-156.860 milioni di euro) è stato pari al 9,5% del PIL, in aumento di circa 129 miliardi rispetto al...
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La spesa per interessi – che secondo le attuali regole di contabilizzazione non comprende l'impatto delle operazioni di swap – è stata pari al 3,5% del PIL, con una aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al 2019. I dati del debito delle Amministrazioni Pubbliche per gli anni 2017-2020 sono quelli pubblicati dalla Banca d'Italia e sono anch'essi coerenti con il Sistema Europeo dei Conti (Sec 2010). A fine 2020 il debito pubblico, misurato al lordo delle passività connesse con gli interventi di sostegno finanziario in favore di Stati Membri della UEM, era pari a 2.573.386 milioni di euro (155,8% del PIL). Rispetto al 2019 il rapporto tra il debito delle AP e il PIL è aumentato di 21,2 punti percentuali.
L'Istat pubblica i principali dati della Notifica sull'indebitamento netto e sul debito delle Amministrazioni Pubbliche (AP), riferiti al periodo 2017-2020, trasmessi alla Commissione Europea in applicazione del Protocollo sulla Procedura per i Disavanzi Eccessivi (PDE) annesso al Trattato di Maastricht. In base al Protocollo, i Paesi europei devono comunicare due volte all'anno (entro il 31 Marzo e il 30 Settembre) i livelli dell'indebitamento netto, del debito pubblico e di altre grandezze di finanza pubblica relative ai quattro anni precedenti, nonché le previsioni ufficiali degli stessi per l'anno in corso. Sulla Notifica trasmessa dall'Italia non sono state espresse riserve.
I dati relativi a indebitamento netto e debito delle AP costituiscono le principali grandezze di riferimento per le politiche di convergenza per l'Unione economica e monetaria (UEM) e sono stimati rispettivamente dall'Istat e dalla Banca d'Italia. Vengono inoltre forniti gli elementi di riconciliazione tra la variazione del debito delle AP e l'indebitamento netto e tra quest'ultimo e il fabbisogno del settore pubblico, calcolato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tutti i dati, riferiti ai consuntivi per gli anni 2017-2020, sono sottoposti al processo di verifica condotto da Eurostat e coordinato, a livello nazionale, dall'Istat. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero