ROMA Le torri Telecom di Inwit fanno il botto. Almeno stando alle richieste arrivate dai portafogli degli investitori. Alla chiusura dei book del collocamento in vista della...
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Numeri alla mano questo vuol dire che nelle casse di Telecom Italia arriveranno circa 875 milioni di euro. Non solo. A questi prezzi, la nuova matricola di Piazza Affari si prepara a sbarcare il 22 giugno con una capitalizzazione vicina a 2,2 miliardi di euro. La numero uno del settore quotata a Piazza Affari considerando che Ei Towers, la società delle torri di Mediaset, capitalizza quasi 1,5 miliardi di euro, mentre le torri Rai custodite in Rai Way capitalizzazione circa 1,1 miliardi.
Con 11500 torri di Tim per la trasmissione del segnale telefonico e ricavi pro forma 2014 per 314 milioni con un ebitda da 135 milioni, Inwit ha ora la «visibilità sul mercato» e la dote giusta anche per partecipare al processo di consolidamento del settore. Proprio come nelle intenzioni del management Telecom.
Da parte sua, il gruppo delle tlc potrà usare le risorse in arrivo «per il piano industriale che ci vede impegnati nello sviluppo della banda ultralarga fissa e mobile», come spiegato dall’amministratore delegato Marco Patuano. Dunque, «per accelerare gli investimenti e dare ulteriore credibilità al piano per la banda larga».
Nel dettaglio, l’operazione Inwit è composta da un collocamento istituzionale (per 196 milioni di azioni, pari a quasi il 90% dei titoli) e a un’offerta pubblica di 1,2 milioni di azioni. A questo si aggiunge una greenshoe a disposizione dei collocatori pari al 10% dell’offerta globale. Il prezzo di 3,65 euro, che dovrà essere ufficializzato nelle prossime ore, corrisponde appunto a una capitalizzazione di Borsa per la prossima matricola vicina ai 2,2 miliardi.
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Il Messaggero