Intesa Sanpaolo, depositata proposta di concordato per rilancio Ferrarini

Intesa Sanpaolo, depositata proposta di concordato per rilancio Ferrarini
(Teleborsa) - Intesa Sanpaolo – insieme a Unicredit – ha depositato presso il tribunale di Reggio Emilia, in qualità di creditore legittimato ai sensi dell'art. 163 della...

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(Teleborsa) - Intesa Sanpaolo – insieme a Unicredit – ha depositato presso il tribunale di Reggio Emilia, in qualità di creditore legittimato ai sensi dell'art. 163 della legge fallimentare, una propria proposta concorrente di concordato per dar vita a un'operazione di salvataggio e rilancio della Ferrarini S.p.A., già in concordato preventivo.


L'operazione, spiega l'istituto di credito in una nota, ha l'obiettivo di mettere in sicurezza l'azienda, tutelare gli interessi fondamentali dei lavoratori e del territorio e le ragioni di tutte la parti coinvolte, garantendo ancora una volta quel quadro di valori che sono alla base della missione di Intesa Sanpaolo.

La proposta vede come "Partner Industriali" Gruppo Bonterre – Grandi Salumifici Italiani, O.P.A.S. e HP s.r.l.

La cordata metterà a disposizione dell'operazione capacità imprenditoriali e apporti di capitale a cui si unisce il sostegno finanziario di Intesa Sanpaolo che, con un ammontare di 35 milioni di euro disponibile per la durata del Piano Industriale presentato, intende sostenerne il successo.

"Ciò favorirà il rilancio di un marchio tra i più forti nel sistema agroalimentare italiano la cui strategicità è emersa con grande evidenza in occasione della recente pandemia e tutelerà, allo stesso tempo, gli interessi di tutti gli stakeholders", continua il comunicato.


"La promozione e il sostegno a un'offerta solida, basata su forti competenze come quella che abbiamo presentato con i nostri Partner Industriali – ha dichiarato Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – dimostra non solo che Intesa Sanpaolo è in grado di riconoscere e premiare l'imprenditorialità e il valore nel "fare sistema" ma anche che dispone di mezzi e professionalità per affrontare nel modo più appropriato operazioni complesse, come in questo caso. Questa iniziativa intende mettere in sicurezza un asset strategico dell'agroalimentare del nostro Paese affinché anche tutte le aziende che ne compongono la filiera produttiva possano trarne importanti benefici. La nostra Banca, infatti, è fortemente impegnata nel Programma Filiere che annovera già 700 grandi imprese in Italia e i loro 16.000 fornitori, con l'obiettivo di coinvolgere medie, piccole e anche piccolissime imprese verso il rilancio del nostro sistema produttivo, attraverso le aziende di riferimento di dimensioni più grandi".

(Foto: © Roman Babakin/123RF) Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero