(Teleborsa) - Il Piano Italia a 1 Giga è fra i più attesi del PNRR per attuare la transizione digitale ed ha preso il via sabato con la pubblicazione del primo bando da parte di...
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Per il primo dei bandi "Italia a 1Giga" sono stati messi a disposizione quasi 3,7 miliardi di euro dei fondi stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si tratta di uno dei vari piani dedicati alla transizione digitale rientranti nella "Strategia Italiana per la Banda Ultralarga – Verso la Gigabit Society", Messa a punto dal Ministro Vittorio Colao, che comprende anche piani dediiano 1 gigacati a connettere scuole e strutture sanitarie e per promuovere lo sviluppo del 5G. Tali piani dovrebbero arrivare in successione entro i prossimi tre mesi.
I civici coinvolti sono suddivisi in 15 aree geografiche, i cosiddetti lotti, che saranno oggetto di intervento da parte degli operatori vincitori dei finanziamenti. I lotti sono stati individuati in due fasi, durante le quali è stata effettuata la mappatura del territorio nazionale per identificare i numeri dei civici che non sarebbero mai stati raggiunti da connessioni con velocità di almeno 300 Mbps in download attraverso investimenti privati, le cosiddette aree grigi e.
I lavori dovranno essere completati entro il 30 giugno 2026. Per garantire il rispetto degli obblighi del bando entro giugno 2026, sono stati individuati obiettivi semestrali di copertura e un sistema di penali in caso di mancata copertura dei civici e ritardo dei tempi di realizzazione dei lavori.
Per partecipare alla gara, gestita da Infratel Italia, è necessario accedere e registrarsi all'apposita piattaforma telematica sul sito di invitalia e presentare le offerte entro il 16 marzo 2022. Sarà possibile aggiudicarsi un massimo di 8 lotti. Il contributo pubblico coprirà fino al 70% delle spese sostenute per l'infrastruttura, mentre una quota non inferiore al 30% rimarrà a carico del beneficiario.
I criteri di assegnazione comprenderanno l'offerta economica, le caratteristiche delle reti impiegate, tra cui l'architettura e il dimensionamento della rete, la qualità dei piani di assunzione e formazione del personale e di gestione del progetto ed anche attenzione a fattori come inclusione, diversità di genere, persone con disabilità e sostegno a categorie svantaggiate.
Il vincitore della gara dovrà garantire a tutti gli operatori l'accesso all'ingrosso (wholesale) alle infrastrutture finanziate, sulla base di quanto stabilito dalle linee guida dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) e dal bando di gara. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero