Giornata difficle per Intel. Il colosso statunitense crolla a Wall Street (-4,88%) in avvio di seduta, incrementando le forti perdite messe a segno ieri, a causa del rapporto sul...
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Esperti nella sicurezza informatica hanno infatti svelato che i semiconduttori Intel montati su apparecchiature fisse e mobili sono vulnerabili agli attacchi hacker. I pirati informatici possono infatti "rubare" dati sensibili come le password.
Sembra comunque che la falla riguardi anche i processori prodotti da altre società quali ARM Holdings e Advanced Micro Devices, come dichiarato dalla stessa Intel.
Per mettere in sicurezza pc, tablet e smartphone - c'è chi parla di diversi milioni di devices, anche vecchi di dieci anni - Microsoft, Linux e Apple dovranno aggiornare i rispettivi sistemi operativi, cosa che potrebbe rallentare gli apparecchi.
A gettare benzina sul fuoco le indiscrezioni secondo le quali lo scorso anno il Chief Executive Officer di Intel, Brian Krzanic, avrebbe ceduto una cospicua partecipazione nella società da lui guidata, incassando circa 25 milioni di dollari, proprio in prospettiva della bufera che si sarebbe abbattuta sul chipmaker. Secondo i media americani, infatti, all'epoca della vendita delle quote da parte del CEO, Intel era già venuta a conoscenza della falla nei propri chip. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero