Infrastrutture, Uniontrasporti-Unioncamere: 247 le opere prioritarie, valgono 200 miliardi

Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete
L'Alta velocità Salerno-Reggio Calabria e Napoli-Bari, la linea ferroviaria Adriatica, il nuovo collegamento tra Catania e Palermo, la Gronda di Genova,...

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L'Alta velocità Salerno-Reggio Calabria e Napoli-Bari, la linea ferroviaria Adriatica, il nuovo collegamento tra Catania e Palermo, la Gronda di Genova, l'ammodernamento della Statale jonica. Sono alcune delle priorità più onerose, ritenute necessarie dalle imprese per assicurare un adeguato sviluppo infrastrutturale del Paese. Nel complesso, le priorità infrastrutturali di livello 1 sono 247. Il loro valore è di oltre 200 miliardi di euro, il 52% dei quali, per complessivi 104,5 miliardi di euro, già finanziati con risorse previste dal Pnrr, dai fondi comunitari e da investimenti privati. Questi alcuni degli elementi di sintesi del lavoro svolto da Uniontrasporti con il concorso delle Camere di commercio e di Unioncamere e presentato a Roma oggi e domani.

Sono 19 Libri Bianchi regionali che descrivono i contesti territoriali, i punti di forza e di debolezza delle infrastrutture a livello locale, le esigenze e le priorità del sistema produttivo. "Il 90% del traffico di passeggeri in Italia avviene su strada mentre sulle ferrovie viaggia solo il 6% dei passeggeri, una quota inferiore a quella europea (7,9%)", sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. "La conseguenza, come evidenzia il Pnrr è che il settore del trasporto risulta tra quelli maggiormente responsabili delle emissioni climalteranti, con un contributo pari al 23,3% delle emissioni totali di gas serra".

Complessivamente, gli interventi segnalati dai territori sono 516. Di questi, 247 sono identificati come «priorità livello 1». Delle 247 priorità, 50 sono inserite nel Pnrr con un investimento complessivo di 85,5 miliardi di euro e 45 risultano tra quelle affidate a un Commissario straordinario di Governo

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Il Messaggero