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Al termine del 3° trimestre 20211 , il numero di startup innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese ai sensi del decreto-legge 179/2012 è pari a (14.032), in aumento di 540 unità (+3,3%) rispetto al trimestre precedente. Possono ottenere lo status di startup innovativa le società di capitali costituite da meno di cinque anni, con fatturato annuo inferiore a cinque milioni di euro, non quotate, e in possesso di determinati indicatori relativi all’innovazione tecnologica previsti dalla normativa nazionale (sintesi dei requisiti e delle agevolazioni). Tra le oltre 384 mila società di capitali costituite in Italia negli ultimi cinque anni e ancora in stato attivo, il 3,7% risultava registrata come startup innovativa alla data della rilevazione. Il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle startup risulta in diminuzione rispetto al primo trimestre (-15,9 milioni di euro, -1,7% in termini percentuali) attestandosi ora a quota 913,6 milioni di euro; il capitale medio è pari a 69.951 euro a impresa, in aumento (+9,9%) rispetto al dato del trimestre precedente. Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività, il 75,2% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese (in particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni: produzione di software e consulenza informatica, 37,9%; attività di R&S, 14,2%; attività dei servizi d’informazione, 8,6%), il 16,4% opera nel manifatturiero (su tutti: fabbricazione di macchinari, 3,0%; fabbricazione di computer e prodotti elettronici e ottici, 2,3%;), mentre il 3,1% opera nel commercio. In alcuni settori economici l’incidenza delle startup innovative sul totale delle nuove società di capitali appare rilevante. È una startup innovativa l’9,8% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese; per il manifatturiero, a percentuale corrispondente è 6,4%. In alcuni settori, come definiti dalla classificazione Ateco 2007, la presenza di imprese innovative è particolarmente elevata: è una startup innovativa il 41,2% delle nuove aziende con codice C 26 (fabbricazione di computer), il 37,9% di quelle con codice J 62 (produzione di software) e addirittura oltre il 71,7% di quelle con codice M 72 (ricerca e sviluppo).
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Guardando alla composizione delle compagini sociali, le startup innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.810, il 12,9% del totale: incidenza nettamente inferiore rispetto al 20,9% osservato prendendo in esame l’universo delle neo-società di capitali.
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Milano è di gran lunga la provincia in cui è localizzato il numero più elevato di startup innovative: alla fine del secondo trimestre 2021 esse erano 2.640, il 18,8% del totale nazionale. Al secondo posto compare Roma, unica altra provincia oltre quota mille (1.471 startup, 10,5% nazionale). Tutte le altre province maggiori sono molto staccate: nella top-5 figurano, nell’ordine, Napoli (625, 4,5%), Torino (506, 3,6%) e Bologna (368, 2,6%). La top-10 è completata da Bari, Padova, Brescia, Salerno e Bergamo. In ciascuna delle prime 20 province in graduatoria sono localizzate più di 160 startup; per contro, le ultime 9 province della classifica presentano meno di 15 startup. Il record negativo spetta a Vibo Valentia e Vercelli, dove sono localizzate solo 5 startup innovative. Se si considera il numero di startup innovative in rapporto al numero di nuove società di capitali attive nella provincia, al primo posto si posiziona Trento (circa l’8,4%); seguono Milano (6,5%), Pordenone (5,7%), Bologna (5,6%). Da notare come nella parte alta della graduatoria si posizionino Ascoli Piceno, al 5° posto (5,6%), e Cuneo, al 6°, dove quasi il 5,5% delle società di capitali avviate negli ultimi cinque anni e con meno di cinque milioni di fatturato è una startup innovativa. All’estremo opposto, la provincia con la minore incidenza di startup sul totale delle nuove società di capitali è Agrigento (poco meno dello 0,7%). Sotto il profilo occupazionale va sottolineato che – al momento attuale – non sono disponibili i dati sul numero dei dipendenti (Tavola 6) ma solo le statistiche relative ai soci. Al 1° ottobre 2021 i soci delle 14.032 startup innovative per cui è disponibile tale dato risultano pari a 67.940, 2.053 in più rispetto al trimestre precedente (+3,1%). È ipotizzabile che i soci siano coinvolti direttamente nell’attività d’impresa. Le startup innovative sono contraddistinte da compagini significativamente più ampie rispetto alle altre nuove società di capitali: in media ciascuna startup ha 4,9 soci, contro i 2,1 riscontrati tra le altre nuove imprese.
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