Inflazione, Yellen: atteso sostanziale rallentamento nel prossimo anno

Inflazione, Yellen: atteso sostanziale rallentamento nel prossimo anno
(Teleborsa) - La segretaria al Tesoro USA Janet Yellen si è detta ottimista sulla ripresa economica degli Stati Uniti, in quanto l'inflazione dovrebbe diminuire nel corso del...

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(Teleborsa) - La segretaria al Tesoro USA Janet Yellen si è detta ottimista sulla ripresa economica degli Stati Uniti, in quanto l'inflazione dovrebbe diminuire nel corso del 2022 e la crescita essere significativa nel lungo termine. "Il mercato del lavoro statunitense è eccezionalmente forte - ha affermato in un discorso all'edizione visuale del World Economic Forum - L'anno scorso sono stati aggiunti oltre 6 milioni di posti di lavoro e il tasso di disoccupazione è di nuovo inferiore al 4%". Yellen ha ricordato l'alta percentuale di lavoratori che lasciano il lavoro e che, storicamente, quando le dimissioni sono state elevate, "i lavoratori si sono spostati verso i lavori che preferiscono: per salari più alti e migliori condizioni di lavoro".


La componente dell'amministrazione Biden ha riconosciuto che la ripresa dalla pandemia comporta delle sfide. Yellen ha sottolineata che "l'offerta di lavoro deve ancora tornare ai livelli pre-pandemia", "l'inflazione è una valida preoccupazione politica ed è salita a livelli che non si vedevano dagli anni '80" e "i colli di bottiglia associati alla catena di approvvigionamento stanno aumentando i costi e frenando la produzione di automobili e altri prodotti chiave".

Sul fronte dell'inflazione, la segretaria al Tesoro USA ha affermato che "è importante notare che i professionisti che fanno previsioni pensano che l'inflazione diminuirà sostanzialmente il prossimo anno". "Parte di questa visione è probabilmente guidata dall'aspettativa che la Federal Reserve continuerà a tenere conto di queste pressioni mentre adempie al suo duplice mandato - ha aggiunto - E come il Presidente Biden ha sottolineato più volte, l'amministrazione continua a cercare instancabilmente strategie per alleviare queste pressioni attraverso azioni come l'allentamento della congestione nei nostri porti e l'ampliamento dell'offerta di manodopera". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero