Inflazione, l'Istat riduce la stima preliminare: +0,5% a gennaio

Inflazione, l'Istat riduce la stima preliminare: +0,5% a gennaio
L'inflazione in Italia si conferma pressoché stabile a gennaio e al di sotto della media europea. E' quanto emerge dai dati definitivi dell'Istat. Nel mese di...

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L'inflazione in Italia si conferma pressoché stabile a gennaio e al di sotto della media europea. E' quanto emerge dai dati definitivi dell'Istat. Nel mese di gennaio, l'indice nazionale dei prezzi ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,5% su base annua, come nel mese di dicembre e al di sotto della stima preliminare che era +0,6%.


La stabilità dell'inflazione sintetizza dinamiche opposte dei prezzi dei prodotti energetici regolamentati (gas ed elettricità), che accentuano la flessione da -7,8% a -9,6% , sia dei prodotti energetici non regolamentati (carburanti per auto e combustibili per la casa), che registrano una forte accelerazione da +1,6% a +3,2%. Inoltre, rallenta la crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +1,3% a +0,9%).

L'inflazione di fondo, cioè al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici, si portano entrambe a +0,8%, rispettivamente da +0,6% e da +0,7%, confermandosi al di sopra di quella del paniere complessivo (tendenza in atto da luglio 2019).

Il lieve aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Beni alimentari, sia nella componente lavorata (+1,0%) che non (+0,8%), in parte bilanciata dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-0,4%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,5%).

L'inflazione accelera lievemente per i beni (da una variazione tendenziale nulla di dicembre a +0,1%), mentre rimane stabile la crescita dei prezzi dei servizi (+1%); il differenziale inflazionistico rimane positivo e pari a +0,9 punti percentuali (era +1,0 a dicembre).

L'inflazione acquisita per il 2020 è pari a zero per l'indice generale e per la componente di fondo.

L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell'1,8% su base mensile, per effetto dei saldi invernali prevalentemente di Abbigliamento e calzature, di cui l'indice generale non tiene conto. Ed aumenta dello 0,4% su base annua, in lieve rallentamento rispetto al mese precedente. La stima preliminare era +0,5%.


L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e dello 0,5% su anno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero