Inflazione, come difendere i risparmi con un conto deposito

A fronte del vincolo concordato con il cliente, la banca garantisce una remunerazione al tasso di interesse previsto nel contratto

Inflazione, come difendere i risparmi con un conto deposito
Il progressivo rialzo dei tassi deciso dalla Banca centrale europea per stroncare l'inflazione ha fatto salire i costi di mutui e prestiti ma ha anche riportato in alto i...

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Il progressivo rialzo dei tassi deciso dalla Banca centrale europea per stroncare l'inflazione ha fatto salire i costi di mutui e prestiti ma ha anche riportato in alto i rendimenti dei conti di deposito delle banche italiane. Alcuni istituti si sono velocemente adeguati al nuovo scenario e hanno lanciato offerte con tassi interessanti, in un contesto in cui l'inflazione galoppante erode i risparmi. Il conto deposito può essere quindi una soluzione per proteggere almeno in parte il capitale, anche se con il carovita sopra l'11% e i conti di deposito che al massimo arrivano a offrire il 4% lordo l'erosione paraizle dei risparmi con questi strumenti è comunque inevitabile.

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Un conto corrente normale consente di gestire il denaro, effettuare bonifici e pagamenti ma negli ultimi anni - anche perché i tassi erano vicini allo zero - generalmente non rendeva nulla. Con i tassi in rialzo sono invece tornate a fiorire le offerte di rendimento dei conti di deposito. Questo strumento di risparmio ha diverse caratteristiche. Quello vincolato prevede che la liquidità depositata nel conto sia "congelata" per un certo periodo di tempo, anche fino a 60 mesi.

A fronte del vincolo concordato con il cliente, la banca garantisce una remunerazione al tasso di interesse previsto nel contratto. Il conto deposito libero, invece, non prevede l'obbligo di tenere ferme le somme in giacenza, perciò il risparmiatore può ritirare le somme depositate in qualsiasi momento senza incorrere in penali. Il rendimento però è più basso. Modelli ibridi permettono lo svincolo delle somme depositate a fronte di una diminuzione della remunerazione.



Il tasso d'interesse del conto deposito rappresenta il rendimento garantito sul capitale investito dal cliente, ossia sulla somma depositata e vincolata. Solitamente gli interessi sulle somme depositate sono comunicati sotto forma di tasso di interesse lordo, il cui rendimento effettivo si riduce per via della tassazione, attualmente fissata al 26%. Sul conto deposito è applicata anche una imposta di bollo sul conto pari allo 0,2% del denaro presente sul conto alla fine del periodo cui si riferisce il rendiconto.

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Il Messaggero