Industria in frenata, fatturato giù del 3,6%. Servizi in crescita

L’Istat: la diminuzione è più accentuata per le vendite all’estero. I tecnici del Parlamento stimano una lieve crescita del pil italiano

Industria in frenata, fatturato giù del 3,6%. Servizi in crescita
Cala il fatturato dell'industria mentre crescono i servizi a gennaio. L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), nelle sue previsioni, vede intanto per l'economia...

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Cala il fatturato dell'industria mentre crescono i servizi a gennaio. L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), nelle sue previsioni, vede intanto per l'economia italiana nel breve termine «una fase ciclica ancora in lieve espansione».

IL MERCATO
A gennaio, rileva l’Istat, «cresce su base mensile il fatturato dei servizi (+1,6%), mentre sono in calo le vendite del settore industriale (-3,1%). Per l’industria, il calo «è più accentuato per le vendite sul mercato estero». Rispetto allo steso mese del 2023, il fatturato dell'industria cala in valore del 3,6%, con diminuzioni del 3,4% sul mercato interno e del 3,9% sull'estero. I servizi, sempre su base annua, registrano un incremento del 3,6%. Nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024, il fatturato dell'industria diminuisce in valore dello 0,7% rispetto ai tre mesi precedenti mentre i servizi crescono dello 0,8%.

Venendo alle stime degli economisti dell’Ufficio parlamentare di bilancio, nel primo trimestre del 2024 si prevede una crescita del Pil dello 0,2%, «simile a quella dei due periodi precedenti ma con possibilità di ampia oscillazione sia verso l'alto (0,4) sia verso il basso (0,0)».

 

LA REVISIONE
L'incertezza nelle previsioni, sottolineano ancora i tecnici del Parlamento, «è ampia anche in relazione alla recente revisione dei dati di contabilità nazionale e alla difficoltà di quantificare gli investimenti nel settore delle costruzioni. Tuttavia il dato sulla produzione delle costruzioni di gennaio è risultato molto elevato. Nel medio termine - prosegue l’Upb - rimangono inoltre prevalenti i rischi al ribasso, legati soprattutto alle forti tensioni geopolitiche».

LE TENSIONI


Nel primo scorcio del 2024, osserva ancora l’Ufficio parlamentare di bilancio, «le imprese sembrano più propense a investire e si riscontra un miglioramento dei giudizi sull'accesso al credito, dopo le elevate tensioni rilevate lo scorso anno». La previsione, continua l’Upb, «è di un rafforzamento dell'attività dei servizi ed anche per la manifattura, da due anni debole, le prospettive sono favorevoli».

 

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Il Messaggero