Immatricolazioni auto, mercato ancora in rosso

Immatricolazioni auto, mercato ancora in rosso
(Teleborsa) - Il mercato dell'auto è ancora in rosso colpito duramente dalla seconda ondata della pandemia. A novembre,...

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(Teleborsa) - Il mercato dell'auto è ancora in rosso colpito duramente dalla seconda ondata della pandemia.


A novembre, secondo quanto rileva il Ministero dei Trasporti, le immatricolazioni della Motorizzazione (138.405 macchine) sono diminuite dell'8,34% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. A ottobre c'era stato un calo dello 0,09% dopo il +9,65% di settembre, unico mese in crescita in tutto il 2020. Nei primi 11 mesi dell'anno, le immatricolazioni sono state 1.261.802, con una flessione del 28,97% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Sempre a novembre ci sono stati 295.546 trasferimenti di proprietà di auto usate, con un -12,07% rispetto allo stesso mese del 2019. Il volume globale delle vendite (433.951 macchine) ha quindi interessato per il 31,89% auto nuove e per il 68,11% usate.

E' del tutto evidente – sostiene Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor - che non prevedendo, il progetto di Legge di Bilancio all'esame del Parlamento, incentivi per l'auto, "è assolutamente necessario, nella conversione in legge del progetto, che le Camere approvino gli emendamenti volti a rifinanziare gli incentivi alla rottamazione". Tra l'altro - aggiunge - da studi accurati emerge che "anche per gli incentivi alla rottamazione del 2020 il costo per l'Erario è stato ampiamente compensato dal maggior gettito IVA sulle vetture vendute in più ed emerge anche che l'impatto sull'ambiente, in termini di risparmio di CO2, degli incentivi per le auto ad alimentazione tradizionale è stato superiore a quello degli incentivi alle auto a basso impatto".


Secondo il presidente del CPS "si rafforza quindi l'esigenza di incentivare l'acquisto con rottamazione anche di vetture di ultima generazione con alimentazioni tradizionali e questo anche perché, ancora per molti anni, le case automobilistiche potranno finanziare il loro percorso verso l'auto elettrica soltanto con la vendita di autovetture ad alimentazione tradizionale con emissioni di CO2 che saranno, però, sempre più contenute come prevedono e prevederanno le norme europee". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero