(Teleborsa) - La Corte dei Conti ha approvato la relazione sulla gestione 2020 dell'ICE - Istituto Commercio Estero, che chiude con un avanzo economico di quasi 170mila euro,...
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L'Agenzia che promuove all'estero le imprese, in particolare le PMI, ed il commercio del Made in Italy nel mondo, ha evidenziato, a livello di stato patrimoniale, una crescita del patrimonio netto di 4,6 milioni di euro rispetto all'anno precedente (da 7,0 a 11,6 milioni di euro), sia per l'aumento del fondo per l'attività di promozione all'estero, sia per l'utile di esercizio conseguito.
I flussi di cassa registrano un evidente incremento della liquidità disponibile (da 66.569.362 euro di inizio periodo a 213.962.787 euro di fine periodo), per effetto della tempistica del trasferimento dei fondi straordinari del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della riduzione dell'attività promozionale a causa dell'emergenza pandemica. Per l'attuazione degli interventi promozionali previsti dal Piano straordinario del Made in Italy, l'ICE ha registrato nel 2020 costi per 59,801 milioni di euro, il 34,5% in meno rispetto al 2019, con una riduzione dell'utilizzo delle assegnazioni pubbliche del 30,5% (da 85,490 a 59,424 milioni di euro).
Nel medio termine, coincidente con l'attuazione del PNRR – rileva la Corte dei conti - appare necessario ipotizzare meccanismi di allineamento ai criteri di governance previsto dal decreto Semplificazioni, che focalizzano in particolar modo l'attenzione sull'attività di monitoraggio, rendicontazione e controllo delle risorse destinate ai progetti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero