Gualtieri promuove il cashback e rilancia lotta all'evasione

Gualtieri promuove il cashback e rilancia lotta all'evasione
(Teleborsa) - Il rapporto debito/PIL nel 2020 "dovrebbe chiudere su un livello inferiore al 158% previsto nella NADEF (Nota di aggiornamento al DEF, ndr) probabilmente per...

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(Teleborsa) - Il rapporto debito/PIL nel 2020 "dovrebbe chiudere su un livello inferiore al 158% previsto nella NADEF (Nota di aggiornamento al DEF, ndr) probabilmente per circa un punto percentuale, questo anche per via di un andamento del fabbisogno del settore statale di consuntivo lievemente inferiore alle ultime stime e in ragione del posponimento all'anno in corso di alcune operazioni finanziarie previste per il 2020". Così il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione sullo scostamento davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.



"Uno fra i più positivi messaggi che la politica nel suo insieme ha saputo lanciare al Paese nel corso dei duri mesi del 2020 - ha detto - è consistito proprio nella capacità del Parlamento di presentarsi unito, al di là dei perimetri di maggioranza e opposizione, ad appuntamenti come questo. L'auspicio è che non solo si determini un'ampia convergenza per consentire uno scostamento di bilancio necessario, per predisporre e attuare misure indispensabili ma anche nella predisposizione e nel miglioramento delle misure concrete che saranno oggetto del prossimo decreto".

Entrando nel vivo dell'operato del Governo, il Titolare del Tesoro ha parlato dell'avvio del primo mese sperimentale di cashback :"non solo sono aumentate moltissimo le persone che si sono rivolte ai pagamenti digitali e che si sono registrate nelle app della pubblica amministrazione" ma "la quota di piccoli pagamenti è stata estremamente alta" sottolineando che "le risorse stanziate per l'anticipo sono state esattamente quelle poi necessarie a coprire l'intervento".


"Tutti devono adempiere ai loro doveri di contribuenti - ha proseguito - e anche il contrasto all'evasione non può genericamente essere eliminato perché c'è una pandemia: occorre attenuare degli effetti specifici su categorie più deboli ed evitare che ci sia un affastellamento di atti che arrivano ai contribuenti, visto che li abbiamo sospesi".


"Esistono situazioni di difficoltà particolare per la pandemia e per l'impatto su determinati settori economici - ha osservato - ma esiste anche una ordinarietà rispetto alla quale non si può immaginare che esista ragione giustificabile per cui il sottoscritto non debba pagare una multa comminata in passato perché c'è il Covid". Ci sono quindi "degli interventi di buon senso che il governo intende realizzare ma naturalmente è diverso da legittime ma non condivisibili richieste che abbiamo ascoltato da alcuni partiti" di "eliminare qualsiasi attività di riscossione" che "invece sarebbero negative per la finanza pubblica e per la serietà di uno Stato".


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Il Messaggero