Green Pass, più di 100 milioni quelli scaricati in Italia: ora la prova del rientro

Green Pass, più di 100 milioni quelli scaricati in Italia: ora la prova del rientro
(Teleborsa) - Il numero di Green Pass scaricati in Italia ha superato la quota di 100 milioni mentre il Paese si prepara alla prova del rientro dal fine settimana dopo di il primo...

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(Teleborsa) - Il numero di Green Pass scaricati in Italia ha superato la quota di 100 milioni mentre il Paese si prepara alla prova del rientro dal fine settimana dopo di il primo banco di prova dell'obbligo di certificato a lavoro di venerdì scorso. Tra giovedì e sabato sono stati 2,5 milioni i Green Pass scaricati, di cui 1,8 milioni da tampone. In settimana si temono defezioni a lavoro dopo il +23% di certificati di malattia registrato venerdì e code alle farmacie per il tampone, con la macchina dei test che sarà messa alla prova durante tutta la settimana vista la grande richiesta e la loro breve validità (confermate le 48 ore).


Nei prossimi giorni si vedrà se il fastidio di dover fare un tampone ogni due giorni convincerà chi non si è ancora vaccinato a ricevere la prima dose di vaccino: sono ancora 2,8 milioni le persone in Italia a non aver ricevuto neanche una dose di vaccino. Mentre sono salite a 581.132 le terze dosi.


Vanno avanti nel frattempo le proteste al porto di Trieste. "Proseguiremo ad oltranza. Le mobilitazioni e presidi al varco 4 nascono da varie categorie lavorative e genitori. Tutti questi, con il Coordinamento del No green pass si assumono responsabilità di questa battaglia per la libertà di tutti contro questo ulteriore ricatto", ha annunciato una portavoce del Coordinamento No Green Pass Trieste in una conferenza stampa. In attesa dello sgombero però, i No Vax stanno subentrando ai portuali alla guida della mobilitazione.


I sindacati intanto hanno chiesto la liberazione del porto di Trieste. "Il forte legame tra il porto, i suoi lavoratori e la città non può essere compromesso da chi con il porto non ha nulla a che fare – si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil – Il risultato sindacale dà una risposta di solidarietà tra i lavoratori del porto e indica una possibile soluzione anche per altri lavoratori". "Ci sono molti lavoratori portuali che in questi giorni hanno scelto di lavorare e garantire con grande responsabilità e senso di appartenenza l'indispensabile continuità operativa, parlando con dignità alla città e all'autorità portuale. Le legittime manifestazioni di dissenso devono essere garantite, ma non possono impedire ad un porto e ad una città di continuare a generare reddito e prospettive per il futuro", prosegue la nota che conclude: "quelle persone che hanno dimostrato solidarietà a quei lavoratori portuali in presidio facciano un passo in avanti e liberino il porto e quei lavoratori da un peso e una responsabilità che non hanno. Non si esasperi questa situazione perché, nel rispetto di tutte le idee, chiediamo che la maggioranza non sia ostaggio di una minoranza". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero