Giorgetti, oggi ci accorgiamo peso passati tagli a investimenti pubblici

Giorgetti, oggi ci accorgiamo peso passati tagli a investimenti pubblici
(Teleborsa) - Il salario minimo "in alcuni settori probabilmente serve, in tanti settori invece credo che l'attuale contrattazione garantisca già oggi stipendi superiori a quelli...

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(Teleborsa) - Il salario minimo "in alcuni settori probabilmente serve, in tanti settori invece credo che l'attuale contrattazione garantisca già oggi stipendi superiori a quelli del salario minimo". Lo ha detto a margine dell'inaugurazione del Salone del Mobile, il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Al termine di una lunga trattativa, infatti, questa notte il Consiglio e il Parlamento dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo.

"La decisione dell'Unione europea lascia grandi margini ai Paesi membri per declinare questo principio in base alla realtà e alle caratteristiche di ogni Paese. Ad esempio noi abbiamo una contrattazione molto avanzata anche di secondo livello e quindi questo strumento non deve penalizzare delle forme che abbiamo sperimentato con successo".

"Per risanare la finanza pubblica la prima cosa che abbiamo fatto è stata tagliare tutti gli investimenti pubblici e ce ne stiamo rendendo conto adesso nel momento in cui stiamo cercando di recuperare terreno", ha aggiunto Giorgetti. Nel sottolineare l'importanza per le imprese come per il Paese di investire ha aggiunto "l'ambizione del ministero è che ci siano tanti imprenditori che investono - ha detto - perchè se ci sono tanti imprenditori che investono ci sarà futuro".

"Nei grandi momenti di cambiamento dobbiamo assecondare le aspirazioni e i sogni degli imprenditori per potere far fronte a queste nuove sfide, senza che lo Stato sostituisca o pretenda di dettare regole agli imprenditori". Il ministro nel suo discorso a braccio ha sottolineato che "il tempo del cambiamento è il tempo dell'investimento. Non c'è imprenditore senza investimento. Questo è l'aspetto più importante, su cui anche come ministero siamo impegnati". "In mezzo a tanti dati - ha aggiunto - quando si vedono dati macroeconomici il primo dato significativo non e' quello delle esportazioni o dei consumi, è quello degli investimenti, che è forse quello meno considerato". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero