Renault, il numero uno Ghosn si dimette dopo le accuse in Giappone

Renault, il numero uno Ghosn si dimette dopo le accuse in Giappone
Carlos Ghosn si è dimesso dalla carica di amministratore delegato e presidente della Renault. Un passo indietro del manager era largamente atteso a causa della sua...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Carlos Ghosn si è dimesso dalla carica di amministratore delegato e presidente della Renault. Un passo indietro del manager era largamente atteso a causa della sua detenzione in Giappone per reati finanziari legati alla gestione di Nissan Motor, che fa parte del gruppo francese. Lo rendono noto fonti della casa automobilistica.


Ad annunciare le sue dimissioni è stato il ministro delle Finanze francese, Bruno Le Maire, il quale ha confermato che la lettera di dimissioni è stata ricevuta ieri sera dal consigliere di amministrazione di Renault, Philippe Lagayette. Lo Stato francese è infatti anche azionista di Renault con una quota del 15%.

Ghosn è stato accusato di non aver dichiarato i suoi reali compensi, avendo dichiarato al fisco giapponese entrate inferiori a quelle reali. Nei giorni scorsi, il Tribunale di Tokyo ha respinto la sua richiesta di rilascio su cauzione e questa sarebbe stata una ulteriore spinta ad abbandonare il ruolo di vertice in Renault.

Ghosn, 64 anni, che era alla guida di Nissan e Mitsubishi, è in carcere in Giappone dal 19 novembre. Un Cda di Renault è in programma oggi per varare la nomina già annunciata della nuova coppia di manager che guiderà il gruppo, Thierry Bolloré e Jean-Dominique Senard.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero