Gentiloni, da nuova fase pandemia "inevitabile impatto economico"

Gentiloni, da nuova fase pandemia "inevitabile impatto economico"
(Teleborsa) - "La seconda ondata pandemica del Covid-19, che oggi è purtroppo una certezza, anche se con conseguenze sanitarie finora minori rispetto alla prima, sta avendo...

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(Teleborsa) - "La seconda ondata pandemica del Covid-19, che oggi è purtroppo una certezza, anche se con conseguenze sanitarie finora minori rispetto alla prima, sta avendo inevitabilmente un impatto sull'economia europea; lo vedremo nelle previsioni economiche di primavera che la Commissione europea presenterà la settimana prossima". Lo ha detto il Commissario UE all'Economia Paolo Gentiloni durante un intervento online alla "Intereconomics Conference" del CEPS ("Centre for European Policy Studies") oggi a Bruxelles.


"Qualsiasi compiacimento fuori luogo che poteva esserci stato durante l'estate, assumendo che la crisi sanitaria fosse superata - ha ricordato Gentiloni - è stato spazzato via dagli sviluppi dell'ultimo paio di settimane. L'Europa sta ora vivendo una seconda forte ondata della pandemia, con i numeri che aumentano nella direzione peggiore. Molti Paesi che hanno superato con conseguenze relativamente lievi la prima ondata in primavera stanno ora assistendo a un aumento allarmante e costante dei casi, e purtroppo anche dei ricoveri e dei decessi, sebbene per fortuna questi ultimi rimangano, per ora, ben al di sotto dei livelli sperimentati al culmine della prima fase".

"Ma la pandemia ovviamente - ha continuato il commissario - sta anche causando sofferenza per le sue implicazioni economiche. Per avere un'idea della portata di questo shock, va considerato che la crisi finanziaria del 2009 ha visto l'economia europea contrarsi del 4,5%", mentre "nel secondo trimestre di quest'anno, il PIL dell'Eurozona si è ridotto dell'11,8%. E' il calo maggiore dalla Seconda Guerra Mondiale".

"Ma questa cifra - ha sottolineato Gentiloni - nasconde un'enorme divergenza tra gli Stati membri: da un calo di "solo" il 4,5% del PIL in Finlandia a quello del 18,5% in Spagna. Per il 2020 nel suo complesso, il FMI prevede una riduzione del PIL dell'Eurozona dell'8,3%". E, ha proseguito, "mentre l'ombra della pandemia si allunga ancora una volta sull'Europa, i Governi devono di nuovo prenderne delle decisioni incredibilmente difficili: la chiusura di ristoranti, caffè, musei e teatri, per limitare i contatti sociali. Queste sono misure purtroppo necessarie, ancora una volta, per appiattire la curva" dei contagi, "anche se sappiamo che probabilmente rallenteranno notevolmente l'attività economica nel quarto trimestre di quest'anno".

Da questi sviluppi, derivano, secondo Gentiloni, "due importanti implicazioni politiche: in primo luogo, che i co-legislatori (Parlamento europeo e Consiglio Ue, ndr) devono raddoppiare i loro sforzi per concludere senza ulteriori ritardi l'accordo sul Quadro finanziario pluriennale (bilancio Ue 2021-2027, ndr) e su "Next Generation EU", il piano europeo di rilancio che comprende il Recovery Fund. "Prima succede, prima potrà essere avviato il processo di ratifica" da parte dei parlamenti degli Stati membri, "e prima potrà essere attuato Next Generation EU".


La seconda implicazione, ha proseguito il Commissario, è che "dobbiamo mantenere il supporto all'economia, per quanto è necessario, e finchè è necessario". "Credo - ha osservato - che abbiamo imparato le lezioni dalla passata crisi. Abbiamo già chiarito - ha ricordato - che la clausola di sospensione del Patto di Stabilità rimarrà in vigore per tutto il 2021 e per tutto il tempo necessario". E, ha aggiunto, quanto alla discussione "su come e quando normalizzare la politica di bilancio", tornando ad applicare le soglie e i parametri del Patto di Stabilità alla finanza pubblica degli Stati membri, "credo non possa essere separata dalla discussione su come migliorare il nostro quadro di "governance" economica".

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Il Messaggero