Generali, utile nove mesi sale oltre quota 2 miliardi

Generali, utile nove mesi sale oltre quota 2 miliardi
Generali continua a segnare buoni risultati, in parte sopra le attese del mercato e viene premiata in Borsa (+3,4% a 19,23 euro). Intanto a monte del controllo Leonardo...

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Generali continua a segnare buoni risultati, in parte sopra le attese del mercato e viene premiata in Borsa (+3,4% a 19,23 euro). Intanto a monte del controllo Leonardo Del Vecchio è diventato a pieno titolo primo azionista di Mediobanca, che con il 13% è l'azionista di maggioranza relativa del Leone.


Nei primi nove mesi dell'anno l'utile netto del gruppo si è portato a 2.163 milioni (+16,6%) sostenuto per 475 milioni dalle dismissioni della tedesca Leben e delle attività belghe. Senza l'onere one-off di 188 milioni legato al riacquisto di bond subordinati l'utile normalizzato si è invece attestato a 1.872 milioni (+6,2%). In crescita il risultato operativo a 3,9 miliardi (+9,1%), grazie al contributo di tutti i segmenti di business, e i premi lordi complessivi, arrivati a 51,4 miliardi (+3,2%) per lo sviluppo sia del ramo Danni sia del Vita.

Un po' sotto al consensus l'indice di solidità Solvency Ratio sceso al 204% dal 217% dell'intero 2018. «In un contesto caratterizzato dal perdurare dei bassi tassi di interesse rimane solida la posizione di capitale», ha sottolineato il direttore finanziario del gruppo, Cristiano Borean, e ha segnalato che a fine ottobre il Solvency è risalito a 209% grazie al miglioramento dei mercati azionari e all'aumento dei tassi.

Il general manager Frederic De Courtois ha opposto un no comment alle «voci di mercato o di stampa» a proposito delle mosse di Del Vecchio e dell'ipotesi di una integrazione del Leone con gruppi esteri come Axa. Sulle acquisizioni «le nostre strategie non sono cambiate. Abbiamo ancora risorse da reinvestire se troviamo buone opportunità nel ramo danni, nell' asset management ma anche nella protezione e salute. Siamo consapevoli che i prezzi non sono a buon mercato e per questo manteniamo disciplina», ha affermato confermando la linea del piano triennale varato un anno fa.

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Il Messaggero