Generali Italia, via alla semplificazione. E c'è anche la polizza antisismica pagata a metà

Philippe Donnet, ad del gruppo Generali
C’è anche una polizza antisismica, pagata per metà dalla stessa compagnia, nel piano «semplificazione» appena messo in cantiere da Generali Italia....

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C’è anche una polizza antisismica, pagata per metà dalla stessa compagnia, nel piano «semplificazione» appena messo in cantiere da Generali Italia. Un piano tutto orientato al cliente, fatto di digitale e prodotti innovativi, che deve saper spingere i conti e premi anche in una congiuntura così difficile, tra Brexit e tassi bassi, un quadro normativo sempre più stringente e una competizione alle stelle. Troppe minacce per un modello di agenzie tradizionale e clienti sempre più esigenti, soprattutto quando ai parla di accesso ai servizi, trasparenza e chiarezza.


Si tratta della svolta promessa dall’ad di Generali, Philippe Donnet appena arrivato cinque mesi fa alla guida del gruppo, e illustrata dall’ad di Generali Italia, Marco Sesana ai 4.500 agenti e consulenti riuniti al Palalottomatica. Agenti che sono e rimarranno fondamentali nel modello di business delle assicurazioni», ha assicurato lo stesso Donnet aprendo la convention.

Questi i numeri del piano: 150 milioni di euro da investire in tre anni per riprogettare integralmente i 20 più importanti processi industriali della compagnia, con 400 persone coinvolte in team e sei Semplification Lab (3 a Mogliano, e gli altri tre tra Roma, Milano e Torino).  Un «ripensamento di strumenti, offerta e informazioni tra persone», tutto per puntare «all’efficacia e alla semplicità di relazioni anche tra clienti e agenti», spiega Sesana. Già pronti e in arrivo i nuovi prodotti su auto e casa. Il resto sarà snocciolato nei tre anni. Ma per quanto riguarda il Ramo Danni la svolta passerà da evoluzione di concetto: si passerà al risarcimento puro al miglioramento della qualità della vita, riducendo la rischiosità anche in via preventiva.

Anche sulla casa si punterà alla prevenzione. Mentre nel Vita, un settore difficile in cui far quadrare i conti con i tassi a zero, si punterà a un mix più equilibrato, ma sempre sul modello Unit Linked.


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Il Messaggero