(Teleborsa) - L'Italia è fortemente dipendente dal gas russo e non ha possibilità di affrancarsi da questa dipendenza prima di tre anni, ma il governo sta lavorando sia per...
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Cingolani ha spiegato che, negli ultimi 10 anni (2011-2021), le importazioni di gas dalla Russia sono aumentate sia in valore assoluto (da 20 a 29 miliardi di metri cubi) sia in percentuale sui consumi (dal 25% al 38% dei consumi). "Questa e' la nostra attuale dipendenza dalla Russia", ha affermato il titolate del MITE.
"A partire dal prossimo inverno, sarebbe necessario sostituire completamente 30 miliardi di metri cubi di gas russo con altre fonti", ha sottolineato il Ministro, ricordando che questo sarà "possibile in un orizzonte minimo di 3 anni" e che per i "prossimi due inverni sarebbe complesso assicurare tutte le forniture al sistema italiano".
Anche l'Europa come l'Italia è fortemente dipendente dal gas russo, tanto che "si è sollevata la questione che l'Europa sta pagando la Russia circa 1 miliardo di euro al giorno al di là delle quotazioni" con implicazioni che vanno "oltre il settore energetico".
A proposito del riempimento degli stoccaggi al 90% annunciati dall'UE, Cingolani ha spiegato che costerà molto all'Italia, poiché il prezzo è quintuplicato ed il costo per riempire gli stoccaggi di 10 miliardi di metri cubi è lievitato da 3 a 15 miliardi di euro. "E' un problema molto serio che sta mettendo in ginocchio l'Italia", ha ammesso il Ministro, ricordando che "nel medio termine sarà necessario comunque riempire gli stoccaggi al 90% per il prossimo inverno (12 bcm)".
"Nel corso delle ultime settimane il Governo si è mobilitato per attivare misure con impatto a breve-medio termine, anche con missioni nei Paesi produttori", ha detto Cingolani citando Qatar, Algeria, Angola, Congo, il cui subentro potrebbe ridurre la dipendenza dal gas russo di 20 miliardi di metri cubi/annoi . Solo considerando l'Algeria - ha spiegato - è ipotizzabile un aumento delle forniture di gas nel breve termine di 9 bcm/anno, ma "è indispensabile un accordo con il Governo algerino per ottenere forniture aggiuntive via gasdotto all'Italia al posto dell'attuale export di Gnl verso altri mercati". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero