(Teleborsa) - Occorre impostare politiche migratorie "con corridoi umanitari e quote" per gli afgani in fuga da Kabul, meccanismi che scongiurino flussi incontrollati e il ritorno...
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"Non è ragionevole fare stime. Ma i fenomeni migratori sono inevitabili. Si tratta di scegliere se gestirli in modo legale e organizzato oppure lasciarli alla clandestinità. La Commissione ha già attivato in questi giorni una consultazione sulla disponibilità di quote di accoglienza da parte degli Stati membri e credo che si possa arrivare a cifre significative", aggiunge parlando di cifre superiori a quelle di 20mila date dal Canada. "Stiamo parlando di decine di migliaia, non di milioni. Il meccanismo inevitabile e' quello delle quote e dei corridoi umanitari". I migranti regolari sono necessari alle nostre economie. La clandestinità e l'irregolarità alimentano il populismo, il nazionalismo e il sovranismo", spiega.
"Non si possono chiudere gli occhi di fronte al fatto che la più importante missione militare della storia della NATO si è conclusa in modo disastroso. Abbiamo di fronte ancora giornate molto delicate e difficili. La situazione a Kabul attorno all'aeroporto non si è ancora normalizzata. Allungando lo sguardo: e' chiaro che questa sconfitta avrà un impatto geopolitico notevole", dice l'Eurocommissario, aggiungendo che "è un terribile paradosso ma da questa debacle può scaturire l'ora dell'Europa".
"La ripresa in corso è migliore del previsto. L'economia sembra aver trovato un modo di coabitare con questa pandemia a bassa intensità. Ed è molto importante che i soldi dei Recovery arrivino adesso, a ripresa avviata. Non verranno usati per la risposta di emergenza ma per investimenti e riforme e qualità della nostra economia futura. L'Italia nel '22 tornerà ai livelli pre Covid. Ma non puntiamo solo al rimbalzo. Quanto ai fondi bloccati per Polonia e Ungheria ha aggiunto: "Ci sono alcune raccomandazioni fatte sia alla Polonia che all'Ungheria: il rispetto di queste raccomandazioni e' essenziale per poter autorizzare i fondi del Recovery. Al momento non ci siamo ancora. Abbiamo rinviato più volte. Stiamo discutendo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero