L'idea è ancora sul tavolo, se ne parla poco, ma il progetto di quotazione di Trenitalia, la controllata del Gruppo Fs Italiane che esercita...
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L'idea è ancora sul tavolo, se ne parla poco, ma il progetto di quotazione di Trenitalia, la controllata del Gruppo Fs Italiane che esercita l'attività ferroviaria sulle linee Alta Velocità, nazionali e regionali, è ben più di un'aspirazione, è già un'ipotesi in fase di studio e valutazione.
Il regista dell'operazione è il nuovo amministratore delegato Luigi Ferraris, nominato da appena un mese, che vanta una lunga esperienza in società quotate (Enel, Poste, Terna). Una nomina che non è giunta a caso e che, stando alle voci ricorrenti, sarebbe stata studiata proprio in vista del debutto a Piazza Affari del Gruppo Fsi o di una sua parte.
Al momento tutto tace dalla sede di Piazza della Croce Rossa, ma l'Ipo di Trenitalia passerebbe per una riorganizzazione societaria che è già stata avviata dall'ad Ferraris. Strappato ad Enel Russia un manager di lungo corso e di grande esperienza come Carlo Palasciano Villamagna, si legge su Mf, l'ad starebbe ora riorganizzando l'intera struttura societaria su tre linee di business: Alta velocità, Intercity, Regionali. L'idea sarebbe quella di creare tre direzioni distinte, con un direttore a capo di ciascun, ad affiancare l'attuale ad di Trenitalia, Luigi Corradi.
Lo sbarco a Piazza Affari porterebbe nelle casse del Gruppo Fs risorse importanti, considerando anche l'attrattività del Gruppo, da impiegare per finanziare gli investimenti necessari per ammodernare la rete e portarla sugli standard più elevati dell'Alta Velocità. Investimenti che procederanno di pari passo con i progetti infrastrutturali previsti dal Pnrr.
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Il Messaggero