FS primo investitore Paese. Battisti: "Connessi all'Europa e metà investimenti al Sud"

FS primo investitore Paese. Battisti: "Connessi all'Europa e metà investimenti al Sud"
(Teleborsa) - Investire in infrastrutture velocizzando le gare, in particolare i numerosi cantieri che saranno aperti al Sud nei prossimi mesi, che avranno "una ricaduta...

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(Teleborsa) - Investire in infrastrutture velocizzando le gare, in particolare i numerosi cantieri che saranno aperti al Sud nei prossimi mesi, che avranno "una ricaduta importante di circa 130mila nuovi posti di lavoro" e "rappresenteranno una straordinaria leva di crescita per il PIL".


"E' di questo che il Paese ha bisogno", ha affermato Gianfranco Battisti, Amministratore delegato Gruppo FS Italiane, intervenendo al webinar "Il Piano - L'economia della prossima generazione", organizzato dalle testate del Gruppo Caltagirone Editore, nell'ambito dell'iniziativa "Obbligati a Crescere"

Battisti - si legge sulla testata online FS News - ha ricordato che nel 2020 sono state realizzate 21 miliardi di gare "indipendentemente dal Recovery" e gare per circa 4 miliardi per la tecnologia e questo fa del Groppo FS Italiane "il primo grande investitore del Paese".

Il manager ha fatto cenno ai cantieri che hanno continuato a lavorare durante la pandemia, ad esempio il Terzo Valico, "un'opera che consentirà al Paese di entrare in Europa cercando di ottimizzare i collegamenti verso il Nord, ma che soprattutto permetterà a tre grandi città come Genova, Milano e Torino di essere collegate a meno di un'ora, creando così una sorta di tripolo urbano in grado di competere con le grandi capitali europee".

Il PNRR ha messo sul piatto 25 miliardi per le infrastrutture ferroviarie, un budget che - sottolinea l'Ad - "le Ferrovie si aspettavano proprio per terminare i grandi corridoi europei che cambieranno l'assetto logistico del Paese".

Il completamento della Napoli-Bari "porterà alla nascita di un'altra grande area urbana, con il risultato di 20mila nuovi posti di lavoro e un 1% del Pil per quel territorio". Battisti ha ricordato che "metà degli investimenti sarà fatta al Sud, perché non è possibile pensare a uno squilibrio logistico e infrastrutturale tra Nord e Mezzogiorno". Una su tutte la Salerno-Reggio Calabria, ma anche la velocizzazione della linea Palermo-Catania-Messina.


Per l'Ad di FS Italiane "un sistema di accessibilità diffuso sarà fondamentale anche nella redistribuzione dei flussi turistici". Di qui l'idea di "un modello di Alta Velocità non più focalizzato sull'asse fondamentale Torino-Napoli-Salerno, ma redistribuito anche su altre aree con potenziale di domanda". E' in atto - ha sottolineato - "una deurbanizzazione verso centri più piccoli, dove la qualità della vita in molti casi è migliore" e complice lo smart working. Per questo motivo FS sta "rivedendo l'offerta" dell'Alta Velocità per ricomprendere centri minori come Frosinone, Cassino, Siena, Orte, Battipaglia e Lecce.

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Il Messaggero