(Teleborsa) - Fumata nera, ieri pomeriggio a Bruxelles, al primo e secondo round di votazioni dei ministri finanziari dell'Eurogruppo per l'elezione del nuovo direttore esecutivo...
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Per succedere all'attuale direttore dell'Esm, il tedesco Klaus Regling, al termine del mandato, erano in lizza quattro candidati: l'italiano Marco Buti, attualmente capo di gabinetto del commissairo Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, ed ex direttore generale (dal 2008) della Direzione economica e finanziaria (Dg Ecfin) della Commissione; il lussemburghese Pierre Gramegna, ex ministro delle finanze; il portoghese Joao Leao, anche lui ex Ministro delle finanze; e l'olandese Menno Snel, ex segretario di Stato alle finanze.
Al termine del primo voto, l'Olanda ha ritirato il proprio candidato, arrivato evidentemente ultimo. Ha deciso invece, come è suo diritto, di non ritararsi il candidato arrivato terzo nella seconda votazione. Non è stato rivelato quale sia dei tre rimasti in lizza. A questo punto, il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, ha deciso di interrompere le operazioni di voto, evidentemente temendo uno stallo, e ne ha annunciato la ripresa alla prossima riunione in giugno.
Per l'elezione del direttore dell'ESM è necessario il sostegno da parte di una maggioranza qualificata (80%) degli Stati membri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero