Il fondo Elliott all'attacco anche in AT&T: investe 3,2 miliardi di dollari e pretende una nuova strategia

Paul Singer, numero uno del fondo Elliott
Paul Singer punta i piedi anche in AT&T: il fondo Usa ha annunciato di avere investito 3,2 miliardi pari a una quota di circa l'1,2% e ha già chiesto una revisione...

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Paul Singer punta i piedi anche in AT&T: il fondo Usa ha annunciato di avere investito 3,2 miliardi pari a una quota di circa l'1,2% e ha già chiesto una revisione nelle strategie del colosso delle Tlc definendolo un «investimento deludente per gli azionisti». Un attacco che ha subito riacceso l'attenzione sul titolo AT&T che nelle prime ore di contrattazione è balzato di oltre il 4% a quota 37,70 dollari. Si tratta di un rialzo che avvicina il target di 60 dollari identificato da Elliott come quotazione ottimale entro il 2021, pari a una crescita di oltre il 65% rispetto all'ultima chiusura. In particolare, l'hedge fund ha preso di mira la «discutibile» strategia di fusione di AT&T, inclusa la recente acquisizione da 80 miliardi di dollari di Time Warner. In particolare - in una lettera inviata al Cda di AT&T - Elliott lamenta come nonostante il tempo ormai trascorso dalla chiusura del deal, il gruppo di Tlc «deve ancora definire una chiara logica strategica» per questa acquisizione. Nella lettera il fondo elabora un piano in quattro punti per affrontare quella che viene descritta come una performance «debole di lungo termine» dell'azienda. L'annuncio dell'offensiva di Elliott è stato salutato con soddisfazione dal presidente americano Donald Trump, che non aveva nascosto la propria opposizione all'operazione Time Warner (che controlla il network 'ostilè Cnn). Per Trump la mossa di Elliott è «una grande notizia» e - in un tweet - ha auspicato che il fondo «in qualità di proprietario di VERY LOW RATINGS CNN, forse ora metterà fine a tutte le notizie false diffuse» dalla rete all news e dai suoi conduttori.

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Il Messaggero