(Teleborsa) - Si torna a parlare di fondi europei, con la Francia e la Germania che avrebbero messo a punto un piano per stabilire come distribuire le risorse in Europa. ...
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Si torna a parlare di fondi europei, con la Francia e la Germania che avrebbero messo a punto un piano per stabilire come distribuire le risorse in Europa.
Secondo alcune indiscrezioni riportate da Repubblica, sulla destinazione dei fondi Ue, la cui somma complessiva non è ancora stata stabilita, avrebbe prevalso la linea tedesca. Nel documento redatto dai ministeri di Olaf Scholz e Bruno Le Maire, si legge che a decretare chi potrà accedere ai fondi e chi no saranno le raccomandazioni sui singoli Paesi che arrivano periodicamente da Bruxelles. La riforma, se accettata, penalizzerà i Paesi che non attuano una prudente politica finanziaria e dei conti pubblici.
Le minacce rivolte dalla Merkel e da Macron all'Italia a metà novembre 2018, sembrano dunque concretizzarsi. In tale occasione il vicepremier Luigi Di Maio aveva replicato così: "se Francia e Germania pensano di minacciare l'Italia sulla ripartizione dei fondi europei allora dobbiamo dire una cosa: quelli sono soldi degli italiani perché noi ne diamo più di quelli che riceviamo".
Leggi l'articolo completo suSecondo alcune indiscrezioni riportate da Repubblica, sulla destinazione dei fondi Ue, la cui somma complessiva non è ancora stata stabilita, avrebbe prevalso la linea tedesca. Nel documento redatto dai ministeri di Olaf Scholz e Bruno Le Maire, si legge che a decretare chi potrà accedere ai fondi e chi no saranno le raccomandazioni sui singoli Paesi che arrivano periodicamente da Bruxelles. La riforma, se accettata, penalizzerà i Paesi che non attuano una prudente politica finanziaria e dei conti pubblici.
Le minacce rivolte dalla Merkel e da Macron all'Italia a metà novembre 2018, sembrano dunque concretizzarsi. In tale occasione il vicepremier Luigi Di Maio aveva replicato così: "se Francia e Germania pensano di minacciare l'Italia sulla ripartizione dei fondi europei allora dobbiamo dire una cosa: quelli sono soldi degli italiani perché noi ne diamo più di quelli che riceviamo".
Il Messaggero