(Teleborsa) - Sono indicazioni molto diverse quelle che arrivano dal Fondo Monetario Internazionale sull'impatto economico della pandemia su Francia e Germania. L'organizzazione...
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Nel 2020 il PIL francese è calato del 9% con una ripresa attesa per quest'anno stimata al 5,5%. Più contenuto il rimbalzo tedesco con un'economia che lo scorso anno si è contratta del 5,4% e una crescita attesa per il 2021 al 3,5%.
Molto diverse anche le indicazioni provenienti dal board del Fondo Monetario Internazionale. Dato il profondo impatto del Coronavirus in termini di salute e in termini economici, per la Francia la priorità resta quella di "salvare vite umane riducendo al minimo i costi economici della pandemia". Il report sottolinea, infatti, che la pandemia di Covid-19 ha innescato una crisi sanitaria ed economica che ha richiesto un pesante tributo sanitario, rendendo il Paese tra i più colpiti al mondo.
Secondo le valutazioni economiche del Fondo Monetario Internazionale, la priorità della Germania è invece quella di "impostare l'economia su un percorso di ripresa sostenuta riducendo al minimo le cicatrici del mercato del lavoro, proteggendo le persone vulnerabili e assicurando che le imprese vitali rimangano nel mondo degli affari". L'FMI ha riconosciuto al Paese una maggiore resilienza rispetto alla gran parte delle economie globali, "grazie a una risposta iniziale positiva in materia di salute pubblica e un forte sostegno alle politiche macroeconomiche".
Per quel che riguarda la ripresa, per entrambe i Paesi questa dovrebbe consolidarsi una volta che sarà superata la crisi sanitaria e si avrà un'ampia distribuzione di vaccini efficaci. Secondo il FMI la produzione tedesca non dovrebbe tornare ai livello di crisi fino al 2022.
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Il Messaggero